cronaca

Il cardinale ha parlato anche di Multedo e del derby
2 minuti e 31 secondi di lettura
 “Sono piccole notizie ma significative e che riaccendono la fiducia e la speranza da parte dei lavoratori e quindi della città”. Così l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco a margine della messa celebrata nella Cattedrale di San Lorenzo in occasione della festività di Ognissanti, commenta la riapertura a Roma del tavolo sull’Ilva.


A inizio ottobre era arrivata la lettera con il piano industriale della nuova cordata che prevedeva 4200 esuberi di cui 600 solo a Genova. Poi c’è stata la grande manifestazione per le vie della città a difesa del lavoro. A quel punto il governo ha fatto saltare la trattativa ma ieri il tavolo tra sindacati, lo stesso governo e proprietà è ripartito.


“La speranza – ha aggiunto il cardinal Bagnasco - è che si arrivi a una soluzione condivisa che possa salvaguardare il bene di tutti i lavoratori e delle loro famiglie. Ho fiducia che le parti discutendo possano arrivare a una soluzione di questo tipo”.


Ma l’autorità religiosa più importante di Genova ha parlato anche di un altro tema scottante in queste settimane in città: i dieci giovani migranti ospitati nell’ex asilo Govone di Multedo. Più volte gli abitanti del quartiere di ponente si sono riversati in strada per manifestare la loro contrarietà all’accoglienza nella speranza di rivedere funzionante l’istituto. Don Martino, il responsabile della cooperativa che si occupa della gestione e dell’accoglienza dei giovani ragazzi, più volte è stato oggetto di insulti e cartelli di offesa nei suoi confronti.


“Il valore dell’accoglienza è un valore umano prioritario” ha precisato Bagnasco che ha poi raccontato come negli ultimi giorni la situazioni sia andata pacificandosi. “La popolazione locale senza pressione di tipo politico ideologico credi si stia rendendo conto che questo piccolo gruppo di ragazzi sta solo cercando in punta di piedi di vivere di una vita migliore, nella giustizia, nella liberta e nel lavoro. Forse questa è la prima volte che è stata manifestata una preoccupazione più marcata rispetto ad analoghe situazioni del passato”.


E’ sempre Bagnasco ad aggiungere: “Poi però c’è sempre stata una presa d’atto che queste persone da noi non hanno mai creato problemi e si sono sempre ben integrate con gli abitanti del posto e le loro attività” e’ stato lo stesso cardinale a ribadire che appena possibile si recherà a Multedo per conoscere gli ospitati.


E dopo aver affrontato gli importanti temi del lavoro e dei migranti, l’arcivescovo di Genova ha risposto anche a una domanda decisamente più leggera. Mancano infatti pochi giorni al derby tra Genoa e Sampdoria. “Lo sport è veramente un segno di unità e amicizia reciproca. L'augurio è che la partita si svolga nella sana competizione sportiva e nel rispetto. Sia una festa per tutta la città” ha concluso Bagnasco.