cronaca

Camionisti, turisti e automobilisti prigionieri fra Pegli e Arenzano
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 Il camionista di Biella carico di sigarette, la coppia di pensionati svizzeri in vacanza in Riviera a bordo di una roulotte, l'autotrasportatore che per scaricare un container da Genova nel porto di Prà impiega oltre tre ore. Sì tre ore.

E' lo spaccato del mondo di conducenti prigionieri dall'Autostrada A10 che non dimenticheranno facilmente questo infausto venerdì 7 maggio 2021 sul nodo Aspi di Genova.
Alla vigilia del primo weekend di cantieri calmierati come imposto dalla Regione dopo la caporetto del Primo Maggio per agevolare il flusso di villeggianti verso le Riviere, ecco l'ennesimo inconveniente che fa saltare il banco.

I lavori di ispezione avviati di notte nella galleria Provenzale della A10, tra Pegli e Prà, direzione Savona, non finiscono alle sei del mattino e devono essere prorogati sino al pomeriggio.

Risultato: il tratto genovese dell'Autostrada dei Fiori affoga fra auto e camion.
Affogano soprattutto i conducenti di camion, pullman e camper, che finalmente si rivedono nonostante la pandemia, e annaspa chi guida un'auto, come noi di Primocanale in diretta dall'ingorgone, e che come il camionista che ha impiegato tre ore per scaricare un container, fra le otto e le undici, impieghiamo lo stesso tempo da Genova Ovest per raggiungere Arenzano e tornare indietro sino a Prà.

Uno sfinimento e pure una zavorra per i camionisti che si bruciano i tempi di percorrenza obbligati dal tachigrafo: tempi che partono all'accensione del motore e che non tengono conto delle code.

Così, dopo un'ora e mezza sospesi nel traffico, l'uscita dall'Autostrada è una liberazione
, in fondo le uniche gioie che sa regalare Aspi a genovesi e liguri.