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Vettel condivide la seconda fila con la Red Bull di Verstappen
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Ci sta prendendo gusto. E non intende arretrate di un millimetro godendosi il suo momento magico. Charles Leclerc non sbaglia un colpo e dopo il trionfo di Monza firma sul circuito cittadino di Singapore la sua quinta pole stagionale, la terza consecutiva, con una prestazione da navigato campione piazzando nel finale delle qualifiche un giro perfetto nel quale 'graffia' i muretti 'domando' per almeno due volte la sua Ferrari perfetta.

"Nell'ultimo tentativo stavo perdendo il controllo della vettura. Questo risultato è stato incredibile", ha ammesso uscendo dalla macchina, in un misto tra incredulità e orgoglio. É improvvisamente diventato lui l'uomo da battere perché ancora una volta il campione del mondo Lewis Hamilton è dovuto restare dietro, provando ad inseguirlo. Nella pista più congeniale alle Mercedes le Rosse hanno dimostrato un miglioramento inaspettato, come dimostra anche la qualifica di Sebastian Vettel che, nonostante il terzo tempo, ha ritrovato la grinta positiva dei giorni migliori: per qualche minuto ha accarezzato la pole con una guida al limite, senza sbavature, per poi vedersi battuto nella gara dei tempi dal compagno di scuderia e per soli 29 millesimi da Hamilton.

Quello del tedesco è un segnale di rinascita
che fa ben sperare per la gara di oggi dove il britannico si troverà nella morsa delle Rosse, che si candidano ad essere le migliori monoposto in questo ultimo terzo di stagione. "Non so dove la Ferrari abbia trovato tutto questo passo, non sembrava la loro pista. Leclerc ha fatto un grande giro. Per stare davanti avevo bisogno di qualcosa di speciale. Sono sicuro di aver toccato anche il 'muretto' durante il giro. Proverò a beffarli, possiamo essere aggressivi", ha detto un incredulo Hamilton dopo le prove libere nelle quali la Rossa non era stata al top.

Stupito però lo è soprattutto Leclerc a cui negli ultimi mesi riesce tutto facile buttando giù un altro record. "Sono felice, è stato un ottimo giro. Pensavo di aver perso la macchina ma l'ho ripresa. Il team ha fatto un lavoro fantastico. Abbiamo portato dei pezzi nuovi che hanno lavorato nel modo giusto ed è stato bello vedere questo in pista. Ieri non era la mia giornata. Si è lavorato sodo e il lavoro ha pagato", ha confessato il monegasco fedele al suo ruolo da predestinato.

"Charles sta guadagnando fiducia, con se stesso e con la squadra", ha dichiarato il team principal delle Rosse, Mattia Binotto che ha elogiato la prestazione di Vettel. "Sono dispiaciuto per Sebastian. Ha disputato un'ottima qualifica e avrebbe meritato la prima fila. Deve essere soddisfatto di quello che ha fatto. Due Rosse davanti sarebbe stato fantastico. Onestamente quando ho visto Vettel fare quel tempo, ho pensato che nessuno potesse battere il suo tempo. Ma ora guardiamo a domani. Importante è partire davanti a Singapore", ha aggiunto sottolineando come la macchina sia migliorata.

"La prima parte della stagione è stata negativa ma solo per i risultati. La squadra sta lavorando bene, dobbiamo puntare su quello. Non credo ci debba essere rammarico per come è iniziato il Mondiale l'importante è far migliorare la vettura", ha aggiunto. Rosso furore si prevede dunque anche qui in terra asiatica per una Ferrari sempre più competitiva trascinata da un Leclerc inarrestabile e un Vettel in crescita.

"Ho sbagliato l'ultimo tentativo, la pista era migliorata peccato. Le sensazioni sono buone, ci aspetta un bello spettacolo", ha detto il quattro volte campione del mondo che aveva firmato la prima pole con la Ferrari, proprio qui a Singapore, cinque anni fa. Vettel condividerà la seconda fila con la Red Bull di Verstappen che ha preceduto l'altra Mercedes di Bottas, in terza fila con l'altra Red Bull di Albon (undicesimo tempo per il pilota italiano dell'Alfa Romeo, Antonio Giovanazzi).

GRIGLIA DI PARTENZA
1/a fila: Charles Leclerc (Ferrari) in 1'36.21,  Lewis Hamilton (Mercedes) +0.191 - 2/a fila: Sebastian Vettel (Ferrari) +0.220, Max Verstappen (Red Bull) +0.596 - 3/a fila: Valtteri Bottas (Mercedes) +0.929, Alexander Albon (Red Bull) +1"194 - 4/a fila: Carlos Sainz Jr. (McLaren) +1"601, Daniel Ricciardo (Renault) +1"878 - 5/a fila: Nico Hulkenberg (Renault) +2"047, Lando Norris (McLaren) +2"112 - 6/a fila: Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) +2"480, Pierre Gasly (Toro Rosso) +2"482 - 7/a fila: Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) +2"641, Kevin Magnussen (Haas) +3"433 - 8/a fila: Daniil Kvyat (Toro Rosso) +3"740*,  Sergio Perez (Racing Point) +2"403 - 9/a fila: Lance Stroll (Racing Point) +3"762, Romain Grosjean (Hass) +4"060 - 10/a fila: George Russell (Williams) +4"650, Robert Kubica (Williams) +4"969.  (*retrocesso di 5 posizioni per la sostituzione del cambio)