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Poco interesse da parte del Comune di Genova per la gestione dello stadio, di cui è proprietario
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Ci volevano le lamentele di Sinisa Mihajlovic, dopo quelle del tecnico blucerchiato Claudio Ranieri, per far sì che Genoa e Samp si decidessero a far rizollare il campo del Luigi Ferraris (LEGGI QUI). Nessun input da parte del comune di Genova che, nonostante abbia affidato la gestione dello stadio di Marassi alle due società, poco si interessa del suo stato di manutenzione. Più volte fino a quando era concesso al pubblico, Primocanale aveva denunciato lo stato di gradinate e servizi igienici attraverso ‘gli occhi’ indignati dei telespettatori. Ma ben poco è stato fatto per controllare l’impegno a far mettere a posto quello che è per tutti, non solo per i tifosi, un bene pubblico strategico, costruito 33 anni fa con i soldi dei contribuenti e inutilmente messo in vendita all'attenzione delle due stesse società.

Già la capienza è stata bruscamente ridotta, con la tribuna superiore prima chiusa per l'intero campionato 2018/'19 e poi adibita a una sovradimensionata tribuna stampa, mentre la tribuna inferiore anch'essa rimpicciolita è oggetto di un velleitario adattamento all'ospitalità di lusso. Adesso le ultime indignate dichiarazioni dei due mister che hanno portato finalmente le squadre a programmare la messa a posto del manto erboso, che lo scorso 6 gennaio per il match Sampdoria-Inter era in condizioni disastrose anche a seguito della forte grandinata su Genova, tanto che per liberare il campo erano stati utilizzati appositi soffiatori ma le condizioni del terreno apparivano comunque a prima vista abbastanza difficili con ampie macchie marroni. Nel 2018, l'operazione di rizollatura era costata 150 mila euro.