"Anche da noi il virus circola in modo molto importante soprattutto nella città di Genova. Questo conferma che le più investite dalla malattia sono le grandi città urbane dove la densità abitativa è molto alta". E' il trend del contagio di Covid-19 confermato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "A Genova ci sono 4 zone sostanzialmente intercluse al normale passaggio di essere umani. Su Genova poi ci sono altre ordinanze per altre zone dove abbiamo chiuso diverse cose, limitando alcune attività. I nostri ospedali sono abbastanza affollati ma rispetto al picco di marzo scorso abbiamo fenomenologie diverse, le terapie intensive sono meno piene". "Io mi addebito il fatto di aver cercato di mantenere quella via mediana tra lo sconfiggere il Covid per evitare che faccia i danni peggiori negli ospedali da una parte, e dall'altro il fatto che la nostra economia sia oggettivamente stremata. Bisogna aver presente i due aspetti. Non c'è una scelta indolore. Mi coordino con il ministro Speranza, non c'è alcun deficit di coordinamento, c'è opportunamente differenziazione da territorio a territorio. Non si può trattare la Valle d'Aosta come Lampedusa. Applicare regole uguali è un'enorme ingiustizia", prosegue il governatore ligure.
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"La nostra economia è stremata e non si può oscillare sempre come un pendolo, a seconda dei dati di giornata, nascondendo sotto il tappeto talvolta il virus, talvolta negozi, ristoranti, bar e imprese che chiudono. Quando si fanno scelte bisogna avere ben presente entrambi gli aspetti e sapere che non c'è una scelta indolore per l'una o l'altra cosa. Altrimenti facciamo il male di noi stessi", aggiunge Toti.
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Solo poche ore prima il governatore ligure aveva annunciato che "aumenta ancora la capacità di tracciamento sul territorio con il nuovo punto di Asl 3, attivo da oggi in Valpolcevera, per l'esecuzione gratuita dei test antigenici rapidi in modalità drive-through, anche grazie all'accordo raggiunto alcuni giorni fa con i medici di medicina generale. Tamponi mirati, tracciamento dei casi e rispetto delle regole restano le nostre principali armi per limitare la diffusione del virus, soprattutto in questa fase così delicata", aveva concluso.
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