salute e medicina

Devono essere somministrati entro 72 ore dalla positività del tampone
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E' un uomo di 71 anni con cardiopatia il primo paziente curato in Liguria con gli anticorpi monoclonali. A dare l'annuncio è il direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti. Primo passo per trovare una cura efficace nel combattere il Covid. Non solo vaccini, non solo prevenzione ma anche cura.

Il paziente è rimasto ricoverato per circa un'ora poi, una volta verificati tutti i parametri è potuto rientrare a casa dove ora proseguirà la cura. Il protocollo in Liguria prevede la presenza di tre hub dove gli anticorpi monoclonali contro il covid sono stoccati, con la partecipazione di tutti i centri di malattie infettive che hanno il compito di interagire con medici di medicina generale.

Gli anticoprpi monoclonali sono gli stessi che hanno permesso all'ex presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump di guarire dal Covid. Ma è fondamentale che la cura parta subito dopo l'aver riscontrato la positività al virus. "Deve essere somministrato molto precocemente entro 72 ore dalla positività del tampone o entro dieci giorni dall'esordio sintomi. Per far questo bisogna occorre a prendere il paziente a casa ovvero intercettarli precocemente - spiega Bassetti -. I malati candidabili a questa cura sono pazienti con più di 65 anni o con comorbidità ovvero soggetti in cui il covid può dare una malattia più grave. Li abbiamo aspettati tanto e finalmente sono arrivati. Ora abbiamo un’arma in più per le fasi iniziali dell’infezione".

Cosa sono gli anticorpi monoclonali - Gli anticorpi monoclonali sono particolari tipi di anticorpi, prodotti con tecniche di Dna ricombinante a partire da un unico tipo di cellula immunitaria.Gli anticorpi monoclonali possono essere definiti come proteine omogenee ibride ottenute da un singolo clone di linfocita ingegnerizzato. 

Il via libera del Cts in Italia - Come indicato nel parere adottato il 4 febbraio 2021 il comitato tecnico scientifico "pur considerando l’immaturità dei dati e la conseguente incertezza rispetto all’entità del beneficio offerto da tali farmaci, ritiene, a maggioranza, che in via straordinaria e in considerazione della situazione di emergenza, possa essere opportuno offrire comunque un’opzione terapeutica ai soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione e/o morte". Parere pubblicato anche dall'Aifa (Agenzia italiana del farmaco).

L'efficacia degli anticorpi monoclonali - I dati fin qui raccolti sugli studi sugli anticorpi monoclonali permettono di dire che per tre malati su quattro potrebbero avere ottimo beneficio dalla cura. Secondo i ricercatori di Vir Biotechnology e della britannica Gsk, la riduzione dei ricoveri e dei decessi in pazienti ad alto rischio si attesta intorno all'85%. L'efficacia di altri anticorpi, come quelli di Eli Lilly, si stima invece intorno al 70% Fondamentale sembra essere la precocità di utilizzo dopo i primi sintomi o la scoperta della positività, come sottolineato da Bassetti .

L'Italia punta su questa tipologia di cura - Se da una parte la campagna vaccinale può ripartire in modo efficacie dopo il via libera da parte dell'Ema (Agenzia europea per i medicinali) all'uso del vaccino Astrazeneca, i medici italiani e non solo guardano con attenzione anche al percorso di cura. In questo senso gli anticorpi monoclonali sono una possibilità in più. Prevenzione e cura viaggiano di pari passo nella lotta al Covid. E immediatamente dal Governo è arrivato un segnale. Il nuovo commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo poco dopo essersi insediato ha dato il via libera all'acquisto di 150mila dosi per un valore di circa 100 milioni di euro. Nella giornata di mercoledì sono arrivati in Liguria i primi 75 flaconi. Giovedì sono iniziate le cure.