cronaca

Il vicesindaco: "Avviate subito tutte le procedure previste"
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Due persone ospitate nell'hotel Paradise di Diano Marina sarebbero risultate positive al test del coronavirus. Si tratta di una coppia, un uomo di 81 anni e una donna di 77 di Brembate di Sopra. Il primo tampone dell'uomo è rilsutato positivo mentre la donna è risultata negativa al primo tampone e positiva al secondo. Ora è in condizioni critiche ed è ricoverata insieme al marito nel Reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Sanremo. I coniugi soggiornavano all'hotel paradiso di Diano Marina, che è stato poi chiuso per quarantena. "Le condizioni di salute della donna, negativa ad un primo test, sono al momento critiche - è scritto in una nota del'Asl 1 Imperiese - ed è sotto stretta osservazione da parte dei medici. Non destano preoccupazione invece le condizioni di salute del marito, risultato positivo al Coronavirus al primo tampone ". Come previsto dalle procedure, sono in corso tutti gli accertamenti sui dipendenti Asl e il personale dell'ambulanza e dell'automedica, entrati in contatto con i pazienti. Per loro l'esito dei tamponi arriverà in serata. 


"In totale all'interno dell'hotel Paradise ci sono 48 persone che arrivano dalla città di Brembate di Sopra nel bergamasco - spiega il vicesindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi -.  Una coppia ha manifestato sintomi riconducibili al coronavirus, in uno dei due il tampone avrebbe dato esito positivo. Le due persone sono state trasportate all'ospedale di Sanremo". La coppia ha lui 81 anni e lei 77. Immediatamente è partito l'isolamento per tutti gli ospiti della struttura e il personale che lavora all'interno dell'hotel. La comitiva, tutta provenente da Brembate di Sopra è arrivata a Diano Marina lo scorso 22 febbraio. 

"Siamo a contatto con l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - racconta ancora il vicesindaco Za Garibaldi -. Ci stiamo attivando per cercare di trasferire tutti gli ospiti nella loro acittà di origine (Brembate ndr) e proseguire la quarantena a casa loro in modo da far restare all'interno della struttura i proprietari e i il personale. Ci stiamo organizzando per fornire i pranzi agli ospiti, ci auspichiamo che vengano trasferiti entro la sera" conclude il vicedindaco. 

Dall’analisi epidemiologica del caso, è emerso che il 28 febbraio scorso la donna si era sentita male ed era stata trasportata in ambulanza al Pronto soccorso di Imperia, accompagnata dal marito. La donna era stata dimessa ed era rientrata in albergo. Ieri sera , a seguito di un malore, la signora è stata nuovamente trasportata al Pronto soccorso di Imperia, accompagnata dal marito. Dal momento che nel frattempo la zona di Bergamo è stata inserita tra quelle ‘a rischio’, il personale ha provveduto immediatamente a isolare la coppia, che è stata trasferita nel reparto di Malattie Infettive di Sanremo dove, effettuato il test ad entrambi i coniugi, il marito è risultato positivo al coronavirus.

"La Asl1 ha provveduto a individuare tutto il personale sanitario e delle ambulanze che sono entrati in contatto con la coppia: si tratta di 10 dipendenti della Asl e otto del personale dell’ambulanza e automedica, si trovano già in isolamento fiduciario obbligatorio al proprio domicilio, sospesi dal servizio. Stanno bene e sono asintomatici" fa sapere in una nota la Regione Liguria.


IL SINDACO DI DIANO MARINA - "La mia vera paura non è la pandemia sanitaria, ma quella economica. Siamo all'inizio del default per l'Italia". Lo ha detto il sindaco di Diano Marina Gabriele Chiappori commentando la quarantena all'hotel Paradiso di Diano Marina, dopo che è stato trovato positivo un turista bergamasco di 81 anni di Brembate di Sopra. Presente sul posto la polizia locale che sta coordinando le operazioni di messa in sicurezza dell'hotel, in attesa che la comitiva dei quarantotto turisti bergamaschi venga presa in carico dall'Asl di residenza. "Senza allarmismi, siamo in contatto con il sindaco e con il dirigente dell'Asl 1 Imperiese, dalla mezzanotte - dichiara il funzionario della polizia locale di Diano, Franco Mistretta -. Nel giro di poche ore contiamo di trasferire gli ospiti verso le Asl di residenza. All'interno dell'albergo c'è anche la famiglia proprietaria". Mistretta precisa che non ci sono problemi per la popolazione. "Non hanno fatto grandi escursioni e la cittadinanza può stare tranquilla, visto che la situazione è sotto controllo".

IL TITOLARE DELL'ALBERGO -  “Qui in albergo stanno tutti bene, la gente non è agitata. Io sono tranquillo, anche se ciò che mi fa più paura non è il virus e neppure la quarantena, ma l' ignoranza della gente che commenta sui social". A parlare è Marco Gandolfo, titolare assieme alla propria famiglia dell'hotel Paradiso di Diano Marina. “Mi rattrista leggere i commenti della gente. Queste persone sono venute da noi il 22 febbraio scorso quando ancora la situazione di Bergamo non era così allarmante. La comitiva avrebbe dovuto restare fino a sabato, quando avremo chiuso per un mese, dovendo effettuare dei lavori". I proprietari dovranno restare chiusi in albergo per una quindicina di giorni. “E' come stare agli arresti domiciliari - afferma Gandolfo -. Noi vorremmo poter trascorrere questo periodo di quarantena a casa, abbiamo degli animali domestici da accudire. Gli ospiti sono tutti in camera a guardare la tv o collegati a internet. Io invece sono in contatto con l'amministrazione, per capire il da farsi. Qui comunque siamo tutti sani”.


IL DECESSO DI SAVONA -
 Era residente ad Andora, in provincia di Savona, l'uomo di 72 anni positivo al coronavirus morto all'ospedale San Paolo di Savona. Si tratta quindi del primo ligure deceduto dopo le morti di due turisti della Lombardia. "Il paziente che è deceduto soffriva di una sindrome respiratoria grave. Abbiamo poi deciso di analizzare il materiale biologico del paziente, che è risultato positivo al coronavirus", ha spiegato Walter Locatelli, commissario straordinario dell'agenzia sanitaria regionale Alisa (LEGGI QUI).


MARITTIMI IN ISOLAMENTO A GENOVA - L'equipaggio della nave Rhapsody della Gnv attraccata alle Riparazioni navali a Genova è stato messo in isolamento dopo che un passeggero è risultato positivo al coronavirus una volta sbarcato a La Goulette in Tunisia lo scorso 27 febbraio. Immediatamente è partito l'isolamento con sorveglianza attiva con il personale sanitario che si sta occupando dell'equipaggio per capire se altre persone siano state contagiate (LEGGI QUI).