cronaca

L'uomo aveva 52 anni
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E’ morto nella mattinata di lunedì 13 aprile un operatore sociosanitario della Rsa San Camillo: aveva 52 anni, una bambina piccola ed era risultato positivo al Coronavirus. Questo è solo l’ultimo dei decessi registrati nelle residenze per anziani, le strutture che stanno pagando il prezzo più alto dell’emergenza in termini di vittime. Un problema che riguarda numerosissime strutture in tutta la regione: le Rsa per anziani in Liguria sono in totale 230 e ospitano circa 12mila persone, gli operatori in servizio sono 8mila. “Dal 20 di febbraio al 5 di aprile complessivamente si sono registrati 801 decessi: di questi 220 erano Covid-positivi (da tampone) o sospetti Covid”, ha spiegato Ernesto Palummeri, geriatra e consulente di Alisa

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“Dopo numerosi e disperati appelli alla struttura (San Camillo, ndr), alle istituzioni regionali e alla Prefettura, non possiamo accettare questa morte sul lavoro come se fosse una tragica fatalità - dichiarano Mario Ghini e Riccardo Serri, rispettivamente segretari generali Uil Liguria e Uiltucs Liguria - La Uil si costituirà parte civile su questa assurda vicenda”. “Il nostro pensiero vola alla famiglia del lavoratore deceduto e a tutte le famiglie che vivono l'ansia del contagio e della morte perché nei luoghi di lavoro non si pensa alla vita degli addetti ma a fare profitto sulla pelle dei lavoratori e degli ospiti”.

Il decesso dell’operatore sanitario della Rsa San Camillo è solo l’ultimo in termini temporali. Ad Albenga, nella residenza per anziani Trincheri, da inizio emergenza sono stati 25 i decessi Covid positivi su un totale di 105 ospiti. Sul caso c'è un'attività aperta da parte della Procura di Savona. A destare preoccupazione è anche la Rsa Humanitas di Borghetto Santo Spirito, la Giacomo Natale di Alassio, la 'Baccino' di Cairo Montenotte, una struttura a Borghetto Vara e una a Bogliasco.

Anche la casa di riposo Torriglia, nel comune di Chiavari, sta diventando un caso. A rivelarlo è il sindaco Marco di Capua. “Dopo l’accertamento di diversi ospiti affetti da coronavirus l’amministrazione si è mossa per capire come tutelarli. Abbiamo chiesto alla Asl 4 tamponi per tutti, anche a chi non ha sintomi. Il sindaco chiede insomma di andare oltre il test sierologico. “Una volta ottenuto un quadro chiaro dei soggetti positivi proporremo di aumentare l’isolamento degli ospiti in stanze singole- se ciò non fosse sufficiente, abbiamo già avviato contatti con un’altra struttura territoriale che cercheremo di attrezzare, come abbiamo fatto con le caserme di Caperana, stabilendo le necessarie misure con la Protezione Civile e la Asl4”. Il sindaco annuncia anche di aver contattato un geriatra “per fare tutte le valutazioni necessarie per concordare le migliori misure, sempre in accordo con il Torriglia e le famiglie. In ogni caso ci è stato comunicato che sono state assicurate misure straordinarie di tutela degli ospiti anche sotto la speciale sorveglianza di Alisa e della Protezione Civile”.

Anche la Cisl Liguria piange l'operatore sanitario della Rsa San Camillo deceduto e si stringe attorno alla famiglia del cinquantaduenne che aveva anche una figlia in tenera età. "Vogliamo ricordare l'immenso lavoro che tutti gli operatori del settore, pubblici e privati, stanno facendo in questo periodo di grande difficoltà per la sanità messa sotto incredibile pressione dalla pandemia. Bisogna che le istituzioni si ricordino di loro adesso, offrendo tutti gli strumenti a loro tutela, ma anche quando questa tragedia sarà finita, riconoscendo anche economicamente l'impegno di ognuno, ciascuno per il proprio profilo lavorativo" si legge in una nota.