salute e medicina

Attività aperta da parte della Procura di Savona
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Sono 45 gli ospiti positivi al Covid-19 all'interno della Rsa Trincheri di Albenga. E' l'esito dei test sierologici effettuati sugli anziani nei giorni scorsi. Nella struttura sono stati registrati dall'inizio dell'emergenza Coronavirus 25 decessi su un totale di 105 ospiti, tanto che da giorni sul caso c'è un'attività aperta da parte della Procura di Savona. Non è comunque l'unico caso a destare allarme in Liguria: molte altre Rsa registrano situazioni critiche, tanto che anche la procura di Genova ha aperto un'indagine piu' ampia per approfondire eventuali responsabilità.

Nel Savonese non è solo la Rsa Trincheri di Albenga a destare preoccupazione. Alla Humanitas di Borghetto Santo Spirito i morti sono a ora 17 su 48 ospiti. Alla Giacomo Natale di Alassio già una settimana fa era stato diffuso un bilancio che registrava 7 decessi e 3 ricoveri su 44 ospiti totali. Nel corso della settimana scorsa si è aggravata la situazione nelle residenze protette Bagnasco di Savona (a ora 9 morti tra la Rsa del centro città e quella della vicina Quiliano) e Cengio (8 morti). Il Coronavirus ha fatto la sua prima vittima anche nella Rsa 'Baccino' di Cairo Montenotte, nella quale risultano infetti 10 ospiti su 25.

Le Rsa per anziani in Liguria sono in totale 230 e ospitano circa 12mila persone, gli operatori in servizio sono 8mila, una platea di circa 20 mila persone. "Dal 20 di febbraio al 5 di aprile complessivamente si sono registrati 801 decessi: di questi 220 erano Covid-positivi (da tampone) o sospetti Covid, mentre i rimanenti non erano imputabili a infezioni da coronavirus ma ad altre cause", spiega Ernesto Palummeri, geriatra e consulente di Alisa (l'Azienda sanitaria della Regione Liguria) per le problematiche legate all'invecchiamento. "In Cina la popolazione anziana raggiunge l'11%. In Liguria siamo al 28% e l'Italia è al 22%. Evidentemente questo in qualche modo incide sulla mortalità più alta, non solo, i motivi sono tantissimi ma il dato demografico ha la sua importanza", aggiunge Paummeri.

Una situazione che può essere soggetta a cambiamenti nel giro di breve tempo.
"Di recente un dato dell'Iss diceva che una quota di 1/3 di tutti decessi, il 37% di quelli complessivi da Covid, proveniva da strutture per anziani. In Liguria siamo un po' più bassi, riteniamo sia circa del 30%. Fino a 48 ore fa il 60% delle strutture risultava ancora immune da Covid, mentre il 40% aveva presenza di infezione. In quel 40% ci sono strutture in cui il contagio si è manifestato in maniera più violenta, sono 6 o 7 in Liguria che possono essere considerate cluster, sparse in maniera irregolare sul territorio delle aziende sanitarie di tutta la regione, con l'esclusione della Asl di Chiavari", sottolinea il consulente di Alisa.

Tra i casi anomali Palummeri indica oltre al San Camillo del Righi di Genova
, dove sono stati segnalati una trentina di decessi nelle ultime settimane (su 120 ospiti), slegati da comunicazioni di positività, "una Rsa in Asl 5 a Borghetto Vara in provincia della Spezia, una nella Asl 3 genovese a Bogliasco, una a Savona e una a Imperia". Tra ospiti e personale sanitario il campione comprende una platea complessiva di circa 20mila persone che ruotano attorno al mondo delle Rsa.

Come ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti "i test nelle Rsa affidati al laboratorio sono circa a 6-7mila, abbiamo i risultati solamente su mille persone: per quanto riguarda gli ospiti, è del 20% la percentuale di positivi al virus". Toti aveva già spiegato che nei precedenti 46 giorni sono stati circa 800 i decessi totali avvenuti nelle residenze per anziani della Liguria. "Di questi, il 30%, circa 240, sono correlati a Covid-19. Ma si tratta di un dato ancora da verificare", aveva concluso Toti.

Anche la casa di riposo Torriglia, nel comune di Chiavari, sta diventando un caso. A rivelarlo è il sindaco Marco di Capua. “Dopo l’accertamento di diversi ospiti affetti da coronavirus l’amministrazione si è mossa per capire come tutelarli. Abbiamo chiesto alla Asl 4 tamponi per tutti, anche a chi non ha sintomi. Il sindaco chiede insomma di andare oltre il test sierologico. “Una volta ottenuto un quadro chiaro dei soggetti positivi proporremo di aumentare l’isolamento degli ospiti in stanze singole- se ciò non fosse sufficiente, abbiamo già avviato contatti con un’altra struttura territoriale che cercheremo di attrezzare, come abbiamo fatto con le caserme di Caperana, stabilendo le necessarie misure con la Protezione Civile e la Asl4”.Il sindaco annuncia anche di aver contattato un geriatra “per fare tutte le valutazioni necessarie per concordare le migliori misure, sempre in accordo con il Torriglia e le famiglie. In ogni caso ci è stato comunicato che sono state assicurate misure straordinarie di tutela degli ospiti anche sotto la speciale sorveglianza di Alisa e della Protezione Civile”.