cronaca

Ancora non si sa se il 2 marzo si tornerà a fare lezione o meno
4 minuti e 10 secondi di lettura
In questi giorni sono diversi gli interrogativi di genitori e studenti liguri sul possibile rientro a scuola dopo lo stop didattico a causa del Coronavirus. Tra ultime notizie e fake news, non è facile orientarsi dato che i dubbi vanno dalla data di rinizio delle lezioni ai certificati medici passando per le gite scolastiche. 


RIENTRO A SCUOLA IN LIGURIA - Ancora non si sa se il 2 marzo si tornerà a fare lezione o meno. La decisione per la nostra regione arriverà domenica. "Ci sono una serie di ipotesi al vaglio ma decideremo nei prossimi giorni con la presidenza del consiglio e con la protezione civile", ha ribadito più volte il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. "Ci siamo impegnati per cercare di essere allineati su ordinanze e provvedimenti, ma dobbiamo comunque valutare la situazione ligure". 

E su Facebook il governatore ha scritto alle famiglie: "Cari mamme e papà, cari nonni e care famiglie che in questa settimana state facendo i salti mortali per tenere i figli a casa, con questo post vi voglio ringraziare per i vostri sacrifici e dirvi che ben comprendo le vostre problematiche legate all'organizzazione e alla logistica. Io sono dalla vostra parte e spero che si possa ripartire già lunedì, ma oggi non possiamo avere certezza, siamo una regione in cui il virus, seppur al momento circoscritto, è arrivato, pertanto serve una decisione condivisa tra Governo e le Regioni validata dalle massime autorità sanitarie, che ci rassicuri in maniera univoca sul fatto che sia sufficientemente sicuro riaprire le scuole. Intanto per venire incontro alle famiglie, abbiamo disposto che per rientrare a scuola non servirà nessun certificato medico se nella settimana tra il 17 e il 21 febbraio le assenze erano già state comunicate alla scuola per motivi diversi dalla malattia. Vi chiedo quindi ancora un po' di pazienza e sono certo che capirete che nelle mie priorità la salute dei cittadini viene prima di tutto". 

CERTIFICATO MEDICO - Nel caso in cui si tornasse a scuola già questo lunedì 2 marzo, non sarà necessario il certificato medico per assenze già comunicate alla scuola per motivi diversi da malattia. Questo chiarimento è arrivato da Alisa dopo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce che “la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avviene, fino alla data del 15 marzo 2020, dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti”.

L’assenza per malattia va considerata limitatamente ai giorni di frequenza scolastica, ovvero, da lunedì a venerdì, escludendo dal conteggio sabato e festivi, se nella stessa settimana. Il certificato medico non è necessario se l’assenza è riferibile al solo periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza, anche per periodi superiori a 5 giorni. Nel caso in cui, precedentemente alla chiusura della scuola per ordinanza, l’alunno fosse già stato assente, il certificato medico è obbligatorio solo se la famiglia non aveva già comunicato l’assenza per motivi differenti da malattia (ad esempio, settimana bianca, vaccinazione, motivi familiari, visite programmate ecc.). Per le assenze per le quali non è previsto il certificato medico, le famiglie sono tenute a produrre in forma scritta un’autocertificazione che riporti di "Non aver soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con casi sospetti o confermati".

"Abbiamo voluto semplificare, dove possibile, la vita alle famiglie, ai pediatri di libera scelta e ai medici di medicina generale per evitare che venissero richiesti in modo indiscriminato certificati di malattia per giustificare l’assenza da scuola – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità -. In questo modo, chi aveva già giustificato l’assenza per motivi diversi dalla malattia, non dovrà portare il certificato ma solamente l’autocertificazione che escluda di non aver soggiornato in aree a rischio o di aver avuto contatti con caso sospetti o confermati. Per ogni dubbio, è possibile contattare il pediatra di libera scelta, il medico di famiglia o il NUE 112. Il pediatra o il medico di famiglia, in caso di necessità del certificato medico per la riammissione a scuola, può valutare tramite triage telefonico del paziente, come previsto per l’112, se si rende necessaria o meno la visita in studio o domiciliare, ed eventualmente, trasmettere in via telematica il certificato alla famiglia".


GITE SCOLASTICHE - Stop alle gite scolastiche, e con questo si intende sia i viaggi di istruzione sia le uscite o i progetti di scambio e gemellaggio fino al 15 marzo per le scuole "di ogni ordine e grado". Lo prevede il decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri attuativo del decreto sul Coronavirus che coordina le varie ordinanze degli ultimi giorni. Previsto il rimborso per chi ha già pagato i viaggi.