cronaca

Prende il posto del cardinale Angelo Bagnasco
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Per cominciare a capire la rivoluzione che porta la nomina di padre Marco Tasca a vescovo di Genova bisogna raccontare la sua storia. Il frate, 63 anni da compiere, nasce a Sant'Angelo di Piove di Sacco in provincia di Padova il 9 giugno 1957.
 
Giunge a professare i voti solenni nel novembre 1981.  Il 19 marzo 1983, nella sua parrocchia di origine, a Sant'Angelo di Piove, viene ordinato sacerdote. Conclude gli studi a Roma per la Licenza in psicologia nel 1986, e due anni più tardi ottiene anche la licenza in teologia pastorale. È inserito nella formazione iniziale dei giovani candidati alla vita francescana e successivamente è impegnato anche nell'insegnamento come docente di psicologia e catechetica, soprattutto presso l'Istituto Teologico Sant'Antonio Dottore.


Nel maggio 2007 nel sacro Convento di Assisi viene eletto 119-esimo successore di San Francesco
per l'Ordine dei conventuali.
Sei anni più tardi  nel gennaio 2013 viene rieletto ministro generale per altri sei anni. Il suo mandato si conclude nel maggio 2019. “I giovani cercano” e noi “adulti” dobbiamo comprendere il loro modo di “mettersi in ricerca”, soprattutto attraverso “l’ascolto” “i giovani hanno bisogno di essere ascoltati". Il messaggio che padre Marco Tasca come ministro generale lascia alla 15-esima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi nel 2018 ben descrive il profilo di un uomo di Chiesa con una particolare propensione a relazionarsi con i giovani con un linguaggio nuovo al passo coi tempi.

“I giovani chiedono di rifletterci insieme - aveva raccontato il francescano - e per “noi adulti è importante ripetere come la fede cristiana vede la corporeità, la sessualità, e forse dirlo con categorie di oggi”. E ancora: “Le categorie di secoli fa hanno fatto il loro servizio”, la sfida oggi è “ridare la bellezza della sessualità” in termini comprensibili per tutti. Padre Marco Tasca è la prima guida nella storia della Chiesa genovese che viene indicato a capo della Diocesi ancor prima di essere ordinato Vescovo. Un'altra scelta anticonformista che arriva da Papa Francesco. E c'è un precedente: nel 2014 Bergoglio aveva nominato vescovo di Tortona (AL) padre Vittorio Francesco Viola dell'Ordine dei frati minori.