salute e medicina

Droga, alcol, gioco e non solo. Schiappacasse: "Ci vuole coraggio, importante aprirsi e condividere il problema"
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C'è un farmaco che non si compra in farmacia: è il supporto degli altri e in particolare quello dei gruppi di auto mutuo aiuto che continuano a lavorare anche online ora che non è possibile incontrarsi di persona. Sono oltre cento, in svariati settori: dal supporto per le dipendenze da droghe e alcolici, a chi ha problemi con il cibo o con il gioco, a chi deve occuparsi degli altri (i cosiddetti caregiver). A Genova l'Agenzia per la famiglia ha fatto un elenco di questi gruppi che sul territorio sono molto attivi e gratuiti e che sono consultabili direttamente dal suo sito internet.

 
"La vera pandemia è la solitudine, anche in questa epoca della iper comunicazione: per questo da anni si sono costituiti i gruppi di auto mutuo aiuto, dagli alcolisti anonimi, ai giocatori, narcotici, over eaters, familiari", racconta a Primocanale Giorgio Schiappacasse, psichiatra di Asl3, consulente dell'Agenzia per la famiglia del Comune di Genova per i gruppi di auto mutuo aiuto. Che continua: "Nei gruppi è fondamentale prendere una pausa rispetto al problema, accettare senza giudizio, aprirsi a confronto e condivisione con un ascolto profondo e avere coraggio nello stare nel qui e ora, aprendosi nei confronti delle proprie risorse". 


 
Ma come funzionano i gruppi? Esiste un esperto a guidare le riunioni? "Nei gruppi di base non c'è un esperto anche se in alcuni club ci sono i cosiddetti 'servitori insegnanti', persone che aiutano nei momenti di incontro. Fanno invece da guida i principi di riferimento, mentre è davvero importante l'arte della cooperazione".