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La vicenda dei lavoratori genovesi esposti all'amianto potrebbe avviarsi a soluzione. Il Ministero del Lavoro ha dato parere positivo ad un emendamento che dovrebbe consentire l'accesso alla pensione ai lavoratori la cui situazione è attualmente bloccata.

Abbiamo incontrato come parlamentari liguri – insieme ai rappresentanti della Regione e ai rappresentanti sindacali – il Ministero del Lavoro”, afferma la parlamentare ligure del Pd, Anna Giacobbe. “Abbiamo affrontato il tema degli esposti all’amianto, credo con qualche buona prospettiva. Il Ministero, sulla base delle nostre sollecitazioni, aveva verificato le possibili coperture per un provvedimento che finalmente metta fine a questa vicenda”.

La parlamentare democratica annuncia anche le prossime mosse. “Abbiamo concordato di lavorare insieme con un emendamento alla legge di Stabilità e con un lavoro verso il Mef perché sia possibile trovare una copertura. Le dimensioni non sono particolarmente significative e questo rende possibile finalmente una chiusura di questa vicenda”.

Sui lavoratori interessati dalla vertenza amianto interviene anche il consigliere regionale della Lega Nord Edoardo Rixi: “Se il provvedimento, che ha già ottenuto l’appoggio del gruppo della Lega Nord, passerà l’esame del Parlamento, potremo dire che giustizia è stata fatta per almeno 700 lavoratori genovesi che oggi, tra le indagini della Procura e gli effetti devastanti della “controriforma” del lavoro voluta dalla Fornero, non solo si trovano oggi senza pensione, ma rischiano di arrivarci ben più tardi rispetto a quanto sarebbe loro spettato di diritto”.

Nel frattempo, altri ex lavoratori Ansaldo sono stati prosciolti dall'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato per la vicenda delle false pensioni per esposizione all'amianto. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare che ha invece rinviato a giudizio l'ex direttore provinciale dell'Inail Pietro Pastorino, il capo area Dario Perusin e il lavoratore Angelo Michelini.

I nove ex dipendenti, assistiti dall'avvocato Giancarlo Bonifai, sono stati prosciolti perché il fatto non costituisce reato. Per i tre rinviati a giudizio, invece, il processo inizierà il prossimo 15 gennaio. Prosciolta anche l'ex dirigente Inail Cinzia Rotella alla quale veniva contestato, in questa inchiesta, un unico episodio che nel corso delle indagini non è risultato falso.