Un incontro della 'Storia in piazza' dell'anno scorsoA Palazzo Ducale dal 26 al 29 marzo 2026 torna l’appuntamento con 'La Storia in piazza', festival di divulgazione e approfondimento di tematiche storiche giunto alla 15esima edizione. Nel corso di quattro giorni storici e studiosi ragioneranno su due termini -'naturale' e 'innaturale' – che dall’antichità ad oggi ricorrono costantemente nel discorso politico, scientifico, giuridico e religioso assumendo significati e valori anche molto diversi tra loro. La formula del festival – intitolato appunto 'Naturale e innaturale nella Storia' - è quella che ha assicurato in questi anni il grande favore del pubblico: incontri, conferenze, reading, laboratori, seminari e dialoghi aperti a più voci.
Due novità
Due le novità di questa edizione, curata da Carlotta Sorba e Emmanuel Betta: la collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo (IUE), un’istituzione accademica unica nel suo genere che si distingue nelle scienze sociali e umanistiche offrendo programmi post-laurea, dottorato e post-dottorato, e una Call dedicata a ricerche in corso rivolta a dottorande e dottorandi in Scienze storiche, dall’antichità fino al contemporaneo, che affrontino il tema monografico scelto - naturale e innaturale nella Storia - a partire da cronologie e prospettive le più varie, mostrando uno sguardo originale e innovativo su di esso.
Una rassegna fatta di conversazioni a più voci
“La Storia in piazza – commenta la presidente di Palazzo Ducale Sara Armella – è uno degli appuntamenti più importanti della nostra programmazione e ogni anno il nostro impegno va nella direzione di rafforzare la cultura pubblica, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla storia, per contribuire a una cittadinanza consapevole e attiva”. “Anche per questa edizione – le fa eco la direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa – confermiamo la formula dinamica di una rassegna fatta di conversazioni a più voci e dialoghi. Voglio rimarcare un dato: lo scorso anno l’età media degli studiosi e delle studiose che hanno partecipato alla quattro giorni si era sensibilmente ridotta. Quest’anno vogliamo continuare su questo sentiero”.
I protagonisti
Tra i protagonisti ci saranno Telmo Pievani che parlerà di usi e abusi della natura nella scienza; Marc Lazar che approfondirà il fatto di come il riferimento al naturale ricorra quasi ossessivamente nei discorsi dei populismi contemporanei; Guido Barbujani sul tema della natura delle razze e Donald Sasson sul formarsi degli stereotipi nazionali e il loro rapporto con i caratteri “naturali” dei popoli. Come lo scorso anno non mancheranno i dialoghi a più voci, così Silvia Ronchey discuterà con Pia Carolla intorno alla rappresentazione naturalistica della realtà, tra icone bizantine e arte contemporanea, e Andrea Giardina dialogherà con lo scrittore Domenico Starnone sul mito degli automi tra storia e fantasia letteraria.
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