Siamo entrati all'interno dell'Archivio di Stato di Genova che conserva molti documenti, ad esempio i rolli, i ruoli dei palazzi che dovevano ospitare grandi signori che arrivavano a Genova, ma non solo. Pensate che ci sono 15 km tra testi e documenti, se li mettessimo in fila. Vere e proprie perle della storia della città che si intreccia con quella del mondo.
Il testamento di Cristoforo Colombo
Ma c'è un documento in particolare che analizziamo e che mette a tacere, per l'ennesima volta se ancora ce ne fosse bisogno, i dubbi sulle origini di Cristoforo Colombo. Come ci spiega in in onda alle 22.30 dì mercoledì, Giustina Olgiati, funzionaria archivista.
Questo è il testamento di Cristoforo Colombo, la copia genovese. L'altro è a Siviglia e sono tutte due copie di un originale che è andato perduto. Molto importante per noi, perché lui afferma di essere genovese, lo dice qua, "essendo io nato in Genova, sono venuto qui in Castiglia a seguire le vostre maestà".
Il testamento di Colombo nel passaggio sulla sua nascita a GenovaScrisse al figlio Diego di recarsi a Genova e cercare parenti
Ma ancora più importante, questo pezzo in cui lui dice al figlio Diego di recarsi a Genova, cercare i parenti "perché voglio che sempre nella città di Genova abiti una persona del nostro lignaggio che tenga lì casa e moglie". Quindi l'importanza per lui di avere una continuità dinastica nella città di Genova".
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