Cultura e spettacolo

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Tornato in scena un rito collettivo che continua ad alimentare i cuori della gente
2 minuti e 27 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Risate, applausi e alla fine una vera e propria ovazione. Se il buongiorno si vede dalla prima rappresentazione, dopo I maneggi per maritare una figlia e Pignasecca e pignaverde, anche Colpi di timone con cui Tullio Solenghi ha riportato in vita per la terza volta la maschera di Gilberto Govi si avvia ad una stagione di repliche trionfali. In un Teatro Sociale di Camogli strapieno (così come esauritissime sono anche tutte le altre repliche previste fino al 12 ottobre) è andato in scena un rito collettivo che continua ad alimentare i cuori della gente nonostante sia passato più di mezzo secolo da quando l'artista che resta tuttora l'emblema del teatro genovese ha portato il suo talento in palcoscenico valicando i confini della nostra regione (come ha fatto anche Solenghi con 'I maneggi' e 'Pignasecca') per imporsi in tutta Italia grazie anche all'aiuto della televisione.

Una magia comica che si ripete

Dopo SvevaFelice Pastorino Solenghi, che anche in questo caso non 'imita' Govi ma 'è' Govi, praticamente un clone, si è calato nei panni del lupo di mare Giovanni Bevilacqua che dopo aver saputo da un esame medico di avere davanti a sé pochi mesi di vita decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei rapporti con gli altri salvo poi venire a conoscenza che tutto era dovuto ad un errore e che in realtà gode ottima salute. Una magia comica che si è ripetuta all'interno di una scenografia quasi in bianco e nero dove il protagonista è costretto a navigare tra le onde minacciose della disonestà e del malaffare, trovando poi nel doloroso trauma di una malattia la forza per riscattarsi. Da segnalare come prima della rappresentazione Solenghi abbia espresso solidarietà alla popolazione palestinese a nome di tutta la compagnia, sottolineando come avessero deciso di devolvere parte dell'incasso ad Emergency o a Medici senza frontiere invitando il pubblico a fare altrettanto.

Le iniziative collaterali

Nell'ambito del ricco calendario del IV Festival Govi che si è aperto con Colpi di timone, lunedì 6 ottobre sono previsti due incontri a ingresso libero: alle 17 si inaugura ufficialmente l’installazione scultorea dell’artista Devis Serra, esposta nel foyer per tutta la durata del Festival, composta da quattro grandi maschere in cartapesta che ritraggono Govi in altrettante sue tipiche espressioni e truccature di scena. Insieme allo stesso Serra, parteciperà all’incontro lo storico dell’arte Daniele Grosso, che terrà una conferenza sulla rappresentazione della maschera nella storia dell’arte. Alle 18 Davide Oneto prenderà spunto dalla figura del protagonista di Colpi di timone per raccontare la storia armatoriale di Camogli in una conferenza dal titolo Oltre la risata: i colpi di timone dei naviganti di Camogli. Una vicenda non solo commerciale ma anche e soprattutto umana che ha inciso profondamente sulla vita delle tante famiglie camogline che avevano al loro interno uomini di mare.

 

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