Natura, esseri umani e dei protagonisti di un grande poema che compone e ricompone, attraversando la mitologia latina, il tema della trasformazione, quel moto continuo di ogni elemento che diviene, per ciò stesso, celebrazione della vita. Tutto questo è Al gran ballo di Venere, la nuova produzione nel consueto sistema di spettacolo immersivo a stazioni del Teatro della Tosse ideata e diretta da Emanuele Conte prendendo come ispirazione Le metamorfosi di Ovidio che il Parco Storico Villa Duchessa di Galliera di Voltri ospita fino al 27 luglio. “In questo caso – spiega Conte - abbiamo pensato di realizzare qualcosa che non si fondesse come abbiamo fatto in altre occasioni con la scenografia naturale della villa ma che addirittura quasi andasse in contrasto. In occasione del Centenario dell'Art Déco abbiamo quindi deciso di fare un omaggio a quest'arte grafica e potentissima vestendo tutti gli attori con i costumi di quell'epoca realizzati da Daniela De Blasio, la nostra costumista, che ha realizzato davvero dei mondi”.

Storie affascinanti e simboliche
Quelle raccontate sono storie affascinanti e simboliche, intense e divertenti, un “gran ballo delle passioni” che alterna momenti di grande intensità ad attimi di leggerezza in compagnia di Narciso, Eco, Driope, Alcione, Pigmalione e tanti altri personaggi ancora: “Abbiamo scelto di lavorare sulle metamorfosi di Ovidio – spiega Conte - perché crediamo che la trasformazione, il cambiamento sia in situ nell'uomo, nella natura umana ma in tutto ciò che è natura perché tutto deriva da trasformazione. E siccome viviamo in un mondo in trasformazione così veloce, così a volte sconvolgente avere le chiavi di lettura dei miti del passato, dei miti classici vuol dire avere uno strumento di decodifica anche del presente”.
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IL COMMENTO
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