
Sembra quasi sia stato appoggiato su un piccolo promontorio da una mano particolarmente felice, oppure dipinto con estro sullo sfondo di colline che degradano dolcemente sul mare: bello sempre, costante meta di turisti durante tutto l'anno, l'antico borgo di Cervo nell'imperiese ogni estate si illumina di luce particolare, quella scarlatta e arroventata lasciata dal sole appena tramontato che immerge il Festival Internazionale di Musica da Camera in un'atmosfera di rara e ricercata suggestione. Uno scenario naturale, quello del Sagrato della Chiesa dei Corallini dove si svolge, per il quale trovare gli aggettivi adatti risulta difficile: bisogna esserci stati o magari andarci quest'anno, per il sessantaduesimo appuntamento di una manifestazione che ha raggiunto nel corso del tempo un ruolo di primissimo piano nel panorama delle iniziative culturali non solo liguri ma addirittura a livello nazionale.
La storia
Una crescita continua, persino vorticosa: l'idea iniziale del violinista magiaro Sandor Vegh, nel lontano '64, era semplicemente quella di un incontro informale tra amici; tale è rimasto solo per pochissimo tempo lasciando invece rapidamente il passo ad una manifestazione che è stata attraversata da nomi di prestigio assoluto (Richter, Pollini, Magaloff, Gazzelloni e Ughi, solo per citarne alcuni). Anche il programma di quest'anno è come sempre in equilibrio tra attenzione a giovani talenti come il pianista Ilya Shmukler, il violinista Joshua Brown e la violoncellista Mariia Zaitseva e nomi di rilievo come Stefano Bollani che si esibirà con Piano solo l'8 agosto.
Il programma
Dal classico al jazz e dalla musica etnica all’elettronica sono diciannove gli appuntamenti da qui al 5 settembre in un cartellone approntato da una nuova Commissione artistica presieduta da Roberto Iovino. Il programma valorizza i grandi protagonisti della storia della musica con particolare attenzione nei confronti di due autori che quest'anno celebrano importanti ricorrenze: Maurice Ravel a 150 anni dalla nascita e l’imperiese Luciano Berio, nato nel 1925. Ma il cartellone si distingue anche per serate meno convenzionali come una performance di musica elettronica e un viaggio nella produzione etnica palestinese. Quest’ultimo evento, in programma il 26 agosto, avrà protagonista Michael Barenboim con l’Ensemble Nasmè e rappresenterà un incontro culturale di grande interesse per favorire un dialogo tra due culture diverse attraverso la musica, arte universale per eccellenza. Il Festival si concluderà nella prima settimana di settembre con le esibizioni dei docenti dell’Accademia Internazionale Estiva, iniziativa che richiama ogni anno docenti di fama internazionale e studenti da tutto il mondo consolidando il ruolo di Cervo come “borgo della musica”. In quest'ottica va segnalato il progetto didattico dedicato alle scuole: uno stage formativo-orientativo con dieci incontri che alcuni tra i musicisti protagonisti del Festival terranno con gli studenti delle scuole partecipanti nell’Oratorio di Santa Caterina e la possibilità poi per i ragazzi di assistere gratuitamente al loro concerti. Tutto il programma è consultabile QUI.
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IL COMMENTO
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