Cultura e spettacolo

Torna alla homepage
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Dario Vassallo

L’autobus n. 1 di Genova è una delle linee più antiche e simboliche della città. Collegando il centro storico a Voltri, attraversa l’intero ponente genovese, territorio profondamente trasformato nell’ultimo secolo dallo sviluppo urbano, dagli insediamenti industriali, dalle ondate migratorie e dai processi di deindustrializzazione. Curioso pensarlo come il punto di partenza di una ricerca che poi è diventata una mostra. Eppure è il percorso che hanno affrontato Laura Sicignano, autrice e regista genovese, e Franziska Greber, artista visiva svizzera, che per un anno intero hanno viaggiato su quell'autobus raccogliendo testimonianze, immagini e considerazioni delle donne a bordo. Il mezzo pubblico si è trasformato così in un osservatorio mobile, un microcosmo in grado di riflettere le stratificazioni sociali della città, le sue fratture e trasformazioni.

Una mostra nata dalla sensibilità condivisa di due artiste

Il risultato, 'The other direction', è ora visibile negli spazi del Munizioniere di Palazzo Ducale fino al 13 luglio. La scelta di dare voce a storie personali spesso invisibili, taciute o trascurate, nasce dalla sensibilità condivisa e dall’intento comune delle due artiste: portare alla luce esperienze che nello spazio pubblico restano troppo spesso ignorate, offrendo visibilità a soggetti raramente ascoltati. “Abbiamo cercato di lasciare che le storie emergessero nella fragilità e nella forza – dicono -. L’ascolto e la fiducia, in questo senso, sono diventati gesti politici e spazi poetici. Interrogarci su ciò che vediamo e su ciò che scegliamo di non vedere significa riflettere sulla natura stessa dello sguardo. E' un gesto di rovesciamento simbolico: decentrare lo sguardo per abitare la periferia della città e rivelarne le geografie invisibili”.

Il mezzo pubblico come un osservatorio mobile

La mostra si articola in diverse installazioni, suggerendo riflessioni sul rapporto tra centro e periferia. Un tappeto rosso guida il visitatore oltre porte di autobus inaccessibili e obliteratrici verso sette ritratti video di donne proiettati su grandi teli, accompagnati da loro testi su leggii musicali. I quartieri attraversati sono evocati non solo visivamente ma anche attraverso gli odori conservati in un cumulo di sacchetti. Infine in una stanza buia 500 fotografie di donne sull'autobus affiancano installazioni sonore che restituiscono i suoni e le musiche ascoltate durante il tragitto notturno.

 

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 13 Maggio 2025

Cento foto celebrano i 100 anni di Ossi di Seppia nella mostra a Palazzo Ducale

Un omaggio a Eugenio Montale fino al 29 giugno nel sottoporticato di Palazzo Ducale