"Meriggiare pallido e assorto" è la suggestiva poesia con cui si apre la nuova mostra fotografica ospitata fino al 29 giugno nel sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova. Sono 99 fotografie più una, l'iconico ritratto di Eugenio Montale con l'Upupa, realizzato da Ugo Mulas, a raccontare i 100 anni di "Ossi di Seppia", una delle raccolte poetiche più significative del Novecento. Tre giovani talenti italiani: Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani hanno interpretato con il loro sguardo contemporaneo i luoghi che hanno ispirato la raccolta, offrendo una nuova lettura del capolavoro montaliano.
Tre progetti fotografici che interpretano la poetica di Montale
"Insieme a Fondazione Mondadori ed Electa abbiamo partecipato al bando Strategia Fotografia del Ministero - spiega Ilaria Bonacossa - che intende celebrare i 100 anni di Ossi di seppia e i 50 anni del Nobel. Lo abbiamo fatto guardando avanti, invitando tre fotografi emergenti, a fotografare Montale, sia i luoghi, che lo spirito delle poesie. Anna Positano ha colto qualcosa di quel tratto ruvido della poesia di Montale fotografando i luoghi poetici del mare, Delfino Sisto Legnani si è ispirato alla dimensione aperta della poesia creando delle foto che attraverso una patina quasi lattiginosa creata in post produzione apre a una dimensione onirica, Iole Carollo è partita l'idea del frammento come modalità compositiva della poesia ma anche come modo di raccontare e ricostruire il paesaggio".
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