GENOVA - C'è una grande curiosità rispetto alla Genova medioevale: come spesso accade, i genovesi sono i primi a sapere poco della storia della loro città, ma sono sempre i primi a volerne sapere di più. E se adesso giovani e meno giovani hanno imparato a conoscere il sistema dei Rolli, i rapporti di forza e di ospitalità delle grandi famiglie genovesi del Seicento, gli artisti che hanno visitato e lavorato a Genova nel siglo de oro, poco si conosce della "potenza" genovese ai tempi del Medioevo. Secondo una prima stima, tra il convegno a Palazzo Ducale organizzato con Limes "L'Impero di Genova" a cui ha preso parte lo storico Alessandro Barbero e tutti gli altri primi cicli di conferenze organizzati attorno al Medioevo di Genova, sono già state raggiunte le 10 mila presenze.
"Possiamo dire che di mese in mese le iniziative stanno crescendo e si stanno moltiplicando. Questo grazie alla sinergia con le principali istituzioni culturali cittadine, dall'Università alla Curia e al Museo Diocesano, dalla Società Ligure di Storia Patria all'Archivio di Stato", commenta felice dell'attenzione che l'argomento ha già riscosso il professor Antonio Musarra, curatore dell'evento Ianua, il clou di quest'anno che il Comune di Genova ha dedicato proprio alla riscoperta di una parte di storia della sua città. Ianua, infatti, si terrà dall'11 al 13 ottobre e sarà un grande contenitore di incontri, visite guidate, monumenti aperti, approfondimenti, dibattiti e pubblicazioni. Il tutto sarà raccontato da 80 giovani divulgatori scientifici selezionati da tutta Italia.
Ma intanto, dopo la presentazione del riallestimento del Monumento Fieschi all'interno del Museo Diocesano, ci saranno diverse iniziative, tra cui la riapertura a maggio del Museo di Sant'Agostino. E Primocanale dedicherà una serie di approfondimenti al Medioevo di Genova: dal 15 aprile in avanti, ricca programmazione con curiosità e aneddoti sulla storia della città. Appuntamento lunedì alle ore 21:00 in diretta tv e streaming con la presentazione di "Un giorno a Genova nel Medioevo".
IL COMMENTO
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