Cultura e spettacolo

Il tema scelto è stato quello della scoperta dei quasicristalli in natura e della loro applicazione 'quotidiana' nella realtà
1 minuto e 42 secondi di lettura

GENOVA - Per Natale l'Università di Genova ha regalato alla città una Christmas Lecture, un momento di approfondimento scientifico che si spera possa essere il primo di una lunga serie per gli anni a venire. Quella che per l'Inghilterra e altri atenei è ormai una lunga tradizione, per il pubblico presente nell'aula Magna di via Balbi 5 è stata la prima edizione. "Sono state fondate queste lezioni da Michael Faraday con l'idea di introdurre le scoperte scientifiche al grande pubblico" spiega Emanuele Magi, appena rieletto preside della Scuola di scienze matematiche, fisiche e naturali. La narrazione attorno a una candela accesa consentì a Faraday di avvicinare i giovani alla fisica e alla chimica, oggi i temi affrontati dagli oratori che si alternano nelle diverse edizioni narrano di grandi esplorazioni scientifiche, di esperimenti passati, presenti e futuri, di importanti scoperte, di tecnologie avanzate, di futuri scenari. E dal 1825 ad oggi è continuata questa attività che avvicina grandi e piccini alle scoperte scientifiche. 

Il tema scelto è stato quello della scoperta dei quasicristalli in natura e della loro applicazione 'quotidiana' nella realtà. L'ospite prescelto per trattare questo argomento è stato Luca Bindi, professore ordinario di Mineralogia all'Università di Firenze. "Sono una via di mezzo tra il materiale cristallino che tutti conosciamo e il materiale amorfo quindi il vetro, come spiega il nome stesso. Sono più conosciuti di quanto si pensi, non ho un sacco di applicazioni pratiche nella vita quotidiana nonostante sia un termine poco conosciuto. Infatti sono quasi cristalli le pellicole antiaderenti nelle pentole che servono per cuocere le patate fritte oppure applicazioni più sofisticate come pellicole che diminuiscono la visibilità ai radar di oggetti militari"

In un momento in cui una piccola parte della popolazione c'è sfiducia nei confronti della scienza, acquista maggior valore fare divulgazione. "Difficile in effetti parlare di scienza e non spaventare chi asolta o dare l'impressione di voler convincere qualcuno. Dimostrando le teorie con un linguaggio semplice ma rigoroso, con quelli che sono i fatti i dati ottenuti attraverso il nostro lavoro di scienziati, piano piano spero che la minoranza diventi sempre più piccola". 

 

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 25 Novembre 2021

Flash mob: 100 donne vestite di rosso in Università, a Genova attivi i corsi sulla parità di genere

L'iniziativa organizzata per il 25 novembre ha coinvolto studenti e studentesse: l'obbiettivo è di attivare anche uno sportello per le denunce di violenza
Mercoledì 17 Novembre 2021

Medicina innovativa e sostenibile: il nuovo corso all'Università di Genova prepara i medici del futuro

L'innovazione tecnologica consente di migliorare la qualità della vita in modo sostenibile, innovando le cure e umanizzando il rapporto medico-paziente
Martedì 21 Dicembre 2021

Sostenibilità, l'Università di Genova al sesto posto in Italia

Ottima valutazione per l'Università di Genova anche nell'ambito della formazione alla sostenibilità, grazie ai corsi erogati, ai finanziamenti e alle pubblicazioni scientifiche
Martedì 14 Dicembre 2021

Firmato l'accordo tra l'Università di Genova e Danieli per la ricerca sulla combustione pulita

Una collaborazione verso la sostenibilità ambientale, con l'obiettivo di sviluppare la conoscenza dei processi di combustione industriale a gas naturale o a idrogeno per arrivare alla riduzione delle emissioni
Venerdì 26 Novembre 2021

Università, inaugurato l'anno accademico: +22% di matricole e 54 mila connessioni per lezioni a distanza

L'inaugurazione in presenza, la prima per il rettore Delfino che ha assicurato: "Per il secondo semestre sì al ritorno in presenza al 100%"