GENOVA - Sette appuntamenti da oggi fino a lunedì 4 luglio attorno a "Domenico Parodi. L'Arcadia in Giardino", la mostra allestita all'interno di Palazzo Lomellino che approfondisce vita, interessi, progetti e opere dell'artista autore del celebre ninfeo in Via Garibaldi: previste sei conversazioni per approfondire il ruolo del Giardino nella cultura arcadica del Settecento e un concerto di musica settecentesca con lettura di testi che si svolgerà nel cortile del Ninfeo. Il programma è a cura di Valentina Borniotto con la collaborazione dell’Università di Genova, dell’Accademia Ligustica delle Belle Arti, della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, e del Circolo Mandolinistico Risveglio di Genova.
L'allestimento sarà invece visitabile fino a fine luglio, ma il weekend del 9 e 10 luglio il Palazzo aprirà le porte anche del secondo piano nobile, solitamente chiuso al pubblico poiché sede di uno studio legale. Un'opportunità unica per poter non soltanto apprezzare questa mostra che custodisce disegni preparatori, quadri e l'autoritratto dell'artista, ma visitare anche le sale affrescate dallo stesso Domenico Parodi, normalmente non visitabili.
"Domenico Parodi. L'Arcadia in Giardino" è una mostra che acquista una sua 'tridimensionalità' grazie alle installazioni in materiale riciclato che danno vita, oltre che fare da cornice, alle opere selezionate dai curatori Laura Stagno e Daniele Sanguineti. Lo specchio all'ingresso porta subito lo spettatore ad entrare nell'universo di questo poeta-letterato che aveva un grande interesse per il mito. Ma poi fiori e pareti ricoperte da foglie fanno risaltare i bozzetti preparatori del ninfeo, i ritratti delle dame, l'autoritratto dell'artista, le grandi tele esposte.
"Lo spazio verde che è così presente a Palazzo Lomellino con questa mostra vuole entrare all'interno degli spazi chiusi: abbiamo voluto rendere questo contatto diretto delle due parti del palazzo creando un allestimento 'green', anche molto attento all'ecosostenibilità"
"Questo è stato il compito di Guido Fiorato e di Anna Varaldo, che ringrazio ancora, per la collaborazione con l'Accademia Ligustica e per la spinta di usare tutti materiali attenti all'ambiente, dalle luci a basso consumo ai cartonati riciclabili per l'allestimento vero e proprio", spiega a Primocanale Patrizia Berninsone, segretario generale Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus.
La natura è quella del paesaggio arcadico, dell'eterno locus amoenus, felice e incontaminato, abitato da ninfe, pastori e divinità. Tutto questo perché Parodi muove i primi passi proprio quando a Genova, nel 1705, viene fondata la colonia dell'Arcadia, come illustra la curatrice Laura Stagno.
"Ha una attenzione per la natura per il giardino, per il paesaggio abitato dal mito e dalla quotidianità tra loro saldate insieme: ciò si nota dai tanti suoi progetti che portano questa natura all'interno della dimora aristocratica".
Parodi opera tra Seicento e Settecento, ereditando il laboratorio da scultore dal padre e da lì inizia la sua carriera tra affreschi, sculture, progetti e dipinti. "In questa mostra si capisce proprio il suo eclettismo, si capisce che lui è dominato da una cultura letteraria molto solida, si capisce che lui è progettista per la natura e per gli esterni attraverso le grotte, le fontane, i ninfei che disegna, si capisce che lui è un ritrattista dai ritratti alla moda di dame inserite in questa natura arcadica e trasformate in divinità della Primavera o in Flora".
IL PROGRAMMA
Martedì 21 giugno, ore 17,45: L’Arcadia in Villa. Sara Rulli - Storica dell’Architettura, Ministero della Cultura - presenterà alcuni esempi architettonici e decorativi dell’‘abitare in villa’ nella Genova del Settecento;
Mercoledì 22 giugno, ore 17,45: Percorsi in Arcadia di Domenico Parodi. Laura Stagno - Professore Associato Università di Genova e co-curatrice della mostra - parlerà delle iconografie ‘colte’ elaborate dall’artista genovese, in linea con le scelte e gli interessi della Colonia Ligustica d’Arcadia.
Mercoledì 29 giugno, ore 17,45: Domenico Parodi e l’Austria: le avventure di alcune scultura genovesi nel territorio dell’Impero. Sara Comoglio - Dottoranda di Ricerca – Università di Genova - illustrerà i rapporti tra Domenico Parodi e l’Austria, attraverso l’illustre committenza di Eugenio di Savoia per il Belvedere di Vienna.
Giovedì 30 giugno, ore 17,45: Il Giardino del Paradiso ritrovato: animali fantastici, fiori multicolori e scene di corte raccontati nelle trame di un tappeto tra India moghul e Persia safavide. Luisella Belleri – Conservatrice opere tessili Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica – presenterà il tema del giardino nella dimensione decorativa orientale.
Venerdì 1° luglio, ore 17,45: Il ninfeo di Domenico Parodi e la sua fortuna. Valentina Borniotto - Storica dell’Arte – Università di Genova e curatrice delle conversazioni -, parlerà della fortuna del Ninfeo nelle fonti letterarie e iconografiche.
Domenica 3 luglio, ore 10,30: Note d’Arcadia: Concerto e letture nel cortile del Ninfeo. L’Orchestra a Pizzico del Circolo Mandolinistico Risveglio di Genova proporrà un concerto di musica settecentesca con letture.
Lunedì 4 luglio, ore 17,45: TajMahal e non solo. Giardini reali e immaginati nell’India Moghul al tempo dell’esapansione europea. A cura di Laura E. Parodi – Università degli Studi di Genova.
IL COMMENTO
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale