Cronaca

Dall'ultimo schianto a Pontedecimo dove aveva perso la vita il 17enne Ubaldo Ottolini al neomaggiorenne morto in via Toti a febbraio: sale a sette il numero degli incidenti con vittime per le strade di Genova solo negli ultimi sei mesi
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GENOVA-Un tasso alcolemico altissimo, sopra di sei volte al limite consentito dalla legge: il giovane che guidava lo scooter su cui viaggiava Harold Enrique Cadena Cabrera era ubriaco. Potrebbe spiegarsi così l'incidente avvenuto questa notte sulla sopraelevata di Genova: a perdere la vita Enrique, il passeggero, 26enne di origini ecuadoriane trapiantato nel capoluogo e residente nel quartiere di Marassi.

Il giovane alla guida, 25enne di origine peruviana, avrebbe infatti perso il controllo del mezzo mentre viaggiava in direzione Ponente per poi schiantarsi all'altezza del terminal traghetti. All'arrivo dell'ambulanza e dell'auto medica Enrique era andato in arresto cardiaco a causa delle gravi ferite riportate inutili le manovre degli operatori del 118 che hanno provato a rianimarlo per più di 45 minuti.

Ora spetta alla sezione infortunistica della polizia locale capire nel dettaglio la dinamica dell'incidente: la cosa certa è che il giovane alla guida durante lo schianto, rimasto ferito in modo non grave e per questo trasportato all'ospedale villa scassi in codice giallo, ora rischia l'accusa di omicidio stradale aggravato.

Dall'ultimo schianto a Pontedecimo dove aveva perso la vita il 17enne Ubaldo Ottolini al neomaggiorenne morto in via Toti a febbraio: sale a sette il numero degli incidenti con vittime per le strade di Genova solo negli ultimi sei mesi.

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