Cronaca

Clamoroso colpo a Begato alla vigilia dell'assegnazione. L'allarme dalla nuova assegnataria: "Il 24 aprile era in ordine..."
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GENOVA -Quando il 24 aprile gliel'avevano fatta vedere e ammirare l'ultima volta era in perfetto ordine, un accogliente nido, ieri all'atto della consegna ufficiale delle chiavi da parte di un tecnico di Arte quella stessa casa popolare era invece vandalizzata, depredata, spolpata di infissi, della porta finestra, spariti anche tre caloriferi e la calderina.

C'è rimasta male la genovese con figlia a carico a cui è stato assegnato un appartamento popolare in via Felice Maritano, a Begato, il quartiere ghetto dove è stata demolita la vergogna della Diga ma che a quanto pare è ancora terra di nessuno.

Un pezzo di Valpolcevera senza servizi e senza legge, dove, o ci sono interi palazzi disabitati dove è tutto possibile, come nel film "1997 Fuga da New York" dove imperava il muscolare Kurt Russel nelle vesti di Iena Plinsky, o più semplicemente invece gli inquilini amano farsi gli affari propri. Vivi e lascia vivere.

Storie malate di una Genova che pochi vedono ma che eppure esiste.

La verità potrebbe essere nel mezzo: nella via Maritano sopra quella Diga che non c'è più (e per fortuna) tante case sono vuote da tempo ma ci deve essere pure qualche inquilino che fa finta di non vedere niente e non sentire.

Solo così si può spiegare il clamoroso furto della porta finestra, che può essere smurata solo sudando e facendo molto rumore con mazza e scalpello e, al limite, adoperando rumorosissimi utensili elettrici.
 
Anche per smurare tre caloriferi e una calderina serve tempo, fatica e bisogna fare tanto fracasso. E pensare che in città, nella città normale, quella che ha i servizi, dove le pattuglie di polizia e carabinieri e pure della polizia locale, vigilano, ci sono vicini di casa che chiamano il 112 anche solo perchè qualcuno osa piantare un chiodo di domenica o la sera tardi.

A Begato questi rischi non si corrono, come nel far west, lì vige la legge del più forte o più scaltro: dal "Tramonto all'Alba", tanto per parafrasare un altro film, di Quentin Tarantino, bello e, ma un horror.

Comunque, come da prassi, l'allarme per i furti nell'alloggio popolare di Begato ha fatto scattare le indagini della polizia.
Fra i sospetti, inevitabile, qualche altro abitante della zona, regolare o abusivo, che consapevole del fatto che presto l'appartamento sarebbe stato assegnato ha giocato d'anticipo: ci sono tante telecamere, si spera di individuare i ladri di questo clamoroso furto, ma a Begato non ci credono e appaiono rassegnati, da quelle parti alle "happy end", al lieti finali, non sono abituati.

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