Cronaca

L'animale è stato prelevato dalla polizia regionale e dai veterinari della Asl3
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GENOVA-Assicurano tutti che non si tratta del primo passo dell'operazione di rimozione dei circa cento cinghiali presenti nel greto del Bisagno, ventilata ma non ancora decisa per prevenire la peste suina.

Un grosso ungulato è stato narcotizzato e rimosso sabato pomeriggio dal greto del torrente, all'altezza di corso Galliera.

L'operazione ha fatto scattare l'allarme tra gli animalisti che chiedono da sempre di non uccidere gli ungulati ormai stanziali da anni nel Bisagno.



Qualcuno, forse a mo' di denuncia, ha telefonato al 112: "Ci sono persone armate a bordo di un furgone che danno la caccia ai cinghiali".

La segnalazione è giunta al centralino della polizia che ha inviato sul posto una pattuglia di agenti: sono stati i poliziotti delle volanti ad accertare che non c'era nessun cacciatore illegale o pistolero e che quegli uomini a caccia di cinghiali non erano altro che le guardie venatorie della regione e i veterinari della Asl3.
Il cinghiale, narcotizzato con una dose di anestetico sparata con un apposito fucile, è stato poi caricato a bordo di un furgone e portato via.

Si è appreso successivamente che la peste suina non c'entra nulla e la rimozione era stata decisa da tempo perché il cinghiale era molto malato.

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