
Genova è la prima città italiana a dotarsi di una Consulta carcere-città. L'istituzionalizzazione è avvenuta su proposta dell'assessora al Welfare Cristina Lodi, di concerto con gli assessori alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi, alla Partecipazione dei cittadini alle scelte dell'amministrazione Davide Patrone, alle Pari opportunità Rita Bruzzone e al Diritto di cittadinanza Emilio Robotti.
"La costituzione della Consulta è un passo molto importante e sottolinea l'importanza che questa amministrazione dà e vuole continuare a dare a chi sta ai margini - commenta Lodi -. La popolazione carceraria è una fetta marginalizzata della nostra società ed è compito delle istituzioni prendersene cura e promuovere percorsi di responsabilizzazione, inclusione e reinserimento, pensando al loro futuro, ma anche al loro presente durante l'espiazione della pena: non solo garantendo loro una vita dignitosa, ma coinvolgendoli in progetti che possano avere un fine educativo e non meramente punitivo o repressivo".
"Pensiamo per esempio all'importanza dei percorsi di reinserimento sociale attraverso l'occupazione e la formazione - spiega -. Anche per questo, con la sottoscrizione del protocollo con la Conferenza nazionale sulla giustizia riparativa, vorremmo che questi percorsi coinvolgessero tutte le parti sociali. C'è poi un altro aspetto su cui occorrerà lavorare, ed è quello dello stigma attribuito agli ex detenuti, un ostacolo che potremo superare solo attraverso azioni culturali rivolte alla cittadinanza. È un lavoro che potrà essere svolto soltanto lavorando in rete tra istituzioni, associazioni e cittadini. Ringrazio le assessore e gli assessori che hanno aderito a questa proposta, e ringrazio gli uffici per il lavoro svolto".
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