Uno dei chioschi che vende fiori al cimitero di Staglieno Il weekend di Ognissanti che come da tradizione avvicina tutti ai propri cari defunti diventa anche metro di giudizio per un mondo che cambia e lavori che un tempo sembravano in-fallibili che invece, nel 2025, arrancano. Parliamo dei fioristi, che con i loro banchi colorano l'ingresso del cimitero di Staglieno, uno dei cimiteri monumentali più importanti d'Europa oggi e che oggi accoglie sempre meno persone.
La denuncia dei fioristi: "Prezzi altissimi nel cimitero e sempre meno visitatori"
Non servono dati specifici a dirlo, basta sentire le testimonianze di quei lavoratori che ogni giorno aprono il loro chiosco davanti al portone. Come Valeria, che ai microfoni di Primocanale ha raccontato di un cambiamento - in negativo - che si può vedere giorno dopo giorno.
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"Un tempo non si riusciva neanche a camminare sui marciapiedi dalla quantità di persone che si spostavano per celebrare i defunti" racconta, "c'erano bancarelle di fiori per tutta la strada. Oggi vengono solo gli anziani, di giovani non se ne vedono molti". Lo conferma Massimo, che ha il negozio proprio accanto al cancello d'entrata del camposanto: "Questa domenica è stata una tristezza, in ogni senso. Il meteo non ha aiutato una situazione già difficile. C'è stato un cambiamento delle tradizioni, legato sicuramente a una vita sempre più impegnata e caotica, ma c'è anche un prezzo di costi. Tutto costa di più, tombe e loculi hanno prezzi alti che pesano sulle tasche delle famiglie e così tante persone scelgono di cremare i propri cari e di tenere le urne in casa".
Sempre più persone decidono di cremare i cari defunti e tenerli a casa
Una soluzione economica e che, per molti, rende più facile sentire vicini i famigliari deceduti. "Ma questo comporta chiaramente che sempre meno persone vengono al cimitero. Non solo è un problema per noi che lavoriamo con chi visita Staglieno, ma lo stesso camposanto sta lentamente cadendo nel degrado". Come per la sicurezza, i cittadini sono spesso presidio per mantenere in buono stato i beni del demanio comunale. Le condizioni di molti dei campisanti a Genova raccontano di un lento abbandono, come quello della Castagna a Sampierdarena dove tombe distrutte, lapidi divelte, infiltrazioni d'acqua, ampie buche nel terreno e tracce di cinghiali tra i sepolcri sono all'ordine del giorno.
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Il tetris parcheggi tra cantieri e autobus
A Staglieno, secondo i commercianti, c'è anche un grosso problema di parcheggi che va a pesare su quelle persone che frequentano quotidianamente il cimitero. Il posteggio più grande, che si trova sulla lunghezza laterale del camposanto, in via Piacenza, è oggi adibito agli autobus: stanno fermi lì, vuoti, tutta la settimana visto che non possono ancora tornare nella nuova rimessa delle Gavette, cantiere che sconta i ritardi legati al ritrovamento di amianto e arsenico nel sottosuolo. Davanti all'ingresso del cimitero, in piazza Resasco, dove ci sono una decina di chioschi di fiori, un altro cantiere porta via gli ultimi posti auto. Relativamente a quest'ultimo aspetto, all'interno del cimitero, nei pressi del Campo 41, a inizio 2025 sono stati predisposti dieci parcheggi temporanei, riservati ai visitatori, che secondo i fioristi "non bastano". "Ho perso almeno il 30% delle vendite negli ultimi tre anni" conclude Valeria.
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