
Sono due i nomi iscritti nel registro degli indagati per la tragedia di Lara Lorenzini, 16 anni, morta nella notte di domenica dopo un incidente stradale sulla provinciale 64 della val Nervia, a Isolabona, nell'entroterra di Ventimiglia.
Gli indagati sono il conducente dell'auto, che ora dovrà rispondere di omicidio stradale e il proprietario del terreno dove è stata trovata una lunga sporgenza in ferro contro la quale è caduta la ragazza. A quest'ultimo viene contestato l'omicidio colposo.
Indagini sulla morte di Lara, nel mirino gli spuntoni di ferro che l'hanno infilzata
I vigili del fuoco hanno dovuto tagliare i pezzi di ferro per liberarla
Uno dei due pezzi di ferro avrebbe trafitto la giovane, sbalzata dalla sua motocicletta da corsa fuoristrada per diversi metri dopo il devastante impatto con un'auto che arrivava dal senso opposto. Ancora non è chiaro se sia stata quella ferita a spezzare la vita della ragazza, rianimata sul posto e poi portata in condizioni disperate al Santa Corona di Pietra Ligure. Inutile l'intervento durato diverse ore, per lei non c'è stato nulla da fare. A far luce sull'accaduto sarà soprattutto l'autopsia, in programma sabato. Dalle prime informazioni sembrerebbe che i due spuntoni fossero stati abbandonati da un cantiere poi dismesso risalente a quattro anni fa, nato per rafforzare il muretto che costeggia la provinciale 64.
Inutili i tentativi di salvarla all'ospedale Santa Corona
Sul caso sono in corso indagini da parte dei carabinieri per ricostruire la dinamica dell'accaduto e per valutare se all'origine della tragedia ci sia un sorpasso azzardato. La giovane era stata portata in elicottero, già in gravissime condizioni, all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove i medici l'hanno operata tentando di salvarle la vita.
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