
Sono due i genovesi sequestrati la notte scorsa durante l'arrembaggio della Marina israeliana alla Global Sumud Flottilla. Uno è il portuale del Calp José Nivoi e l'altro è Pietro Queirolo Palmas, di 22 anni.
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Primocanale aveva raccontato la storia del giovane Pietro, intervistato dal giornalista di inchiesta Lorenzo D'Agostino (anche lui a bordo della flotilla): marinaio, il ragazzo lavorava a bordo di lussuosi yacht. "Voglio cambiare il mio modo di vedere il mare, non solo più come un lavoro ma come un vero e proprio strumento di solidarietà" aveva spiegato Pietro, "di sostegno a un popolo oppresso". Il giovane è partito da Barcellona, dopo una settimana di duro lavoro per riparare le vecchie imbarcazioni e renderle pronte alla traversata verso Gaza.
I genitori di Pietro: "Nel suo ultimo messaggio ci avverte che sono stati colpiti con getti d'acqua e sostanze urticanti"
Pietro viaggiava a bordo della All In, abbordata dall'esercito israeliano. "Con la presente vi comunichiamo che nostro figlio Pietro Queirolo Palmas, a bordo della All in imbarcazione della missione umanitaria pacifica Global Sumud Flottilla è stato sequestrato da militari israeliani in acque internazionali in contrasto con le norme marittime - scrivono i genitori di Pietro, Sara Urgeghe e Luca Queirolo Palmas -. Tale sequestro è avvenuto alle ore 22.15 ora in cui abbiamo perso la comunicazione con nostro figlio. Nel suo ultimo messaggio ci avverte che sono stati colpiti con getti d'acqua a pressione e sostanze urticanti nonostante non opponessero alcun tipo di resistenza al sequestro violento. Vi chiediamo di intervenire al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l'operato" di un primo ministro "sul quale pende un mandato d'arresto della corte penale internazionale per il reato di genocidio".
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Nivoi è uno dei 'camalli' genovesi più noti
Jose Nivoi è uno del 'camalli' più noti a Genova. Da molto tempo è punto di riferimento del Collettivo autonomo dei lavoratori portuali ed è referente del sindacato Usb per il porto di Genova. È uno dei portuali che da sempre si battono per contrastare il traffico di armi e la filiera bellica attraverso il porto di Genova. Nivoi si era mosso insieme a Music For Peace per promuovere la raccolta di generi di prima necessità tra la popolazione genovese, chiamata a cui hanno risposto migliaia di persone arrivando alla cifra record di 800 tonnellate di cibo raccolte.
Salis: "Preoccupata, chiedo incolumità dei partecipanti e manifestazioni pacifiche"
La sindaca di Genova, Silvia Salis, esprime forte preoccupazione per i componenti della missione umanitaria e chiede al governo italiano, alla Farnesina e al ministro e vicepremier Antonio Tajani di porre in essere tutte le azioni possibili per garantire l'assoluta incolumità e l'immediato ritorno a casa di tutti i componenti della missione umanitaria abbordati da Israele, in particolare dei due cittadini genovesi Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas. La sindaca, confermando il pieno sostegno alla missione umanitaria, rivolge anche un appello a tutti coloro che in queste ore si mobiliteranno al fianco della Flotilla affinché gli scioperi e le manifestazioni vengano portati avanti all'insegna della pace e dell'assoluta non violenza.
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IL COMMENTO
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