Continua oggi la risposta genovese all’abbordaggio della Global Sumud Flotilla. “Se attaccano la Flotilla, blocchiamo tutto”. Detto, fatto. Israele ha abbordato con le sue navi la Flottilla fermando la missione umanitaria per Gaza che ha riunito oltre 400 persone e allestito 41 imbarcazioni. Così subito dopo è iniziata la protesta a Genova: tremila persone sono scese in piazza alle 22 per una mobilitazione immediata. I portuali, certamente, il sindacato di base, Music for Peace e gli studenti che da giorni occupano il rettorato dell'università e alcuni licei. Per la giornata di oggi vengono annunciate assemblee straordinarie in via Balbi e un picchetto al liceo Ruffini e Calvino di Sestri Ponente.
Ieri lo stop di un'ora del casello di Genova Ovest
Dopo il presidio iniziato qualche minuto dopo le 22 che ha occupato il varco di via Ballaydier con lo striscione con la scritta "Stop genocidio", è arrivata la decisione di spostarsi verso il casello autostradale di Genova Ovest e bloccare l’autostrada, i cui accessi sono rimasti chiusi fino all’1:30. Dopo la mezzanotte è stata comunicata dagli organizzatori la scelta di sospendere il presidio e riprenderlo questa mattina, alle 7. Primocanale, come ha fatto ieri sera, segue gli eventi in diretta.
Calp Usb, se nave israeliana in porto Genova sciopero carico
Calp Usb ha ricevuto dai lavoratori l'informazione che verso le 17.30 potrebbe attraccare presso il terminal Spinelli, nel porto di Genova, la nave Medkon Perla, partita da Israele e diretta in Israele. L'Usb "si dichiara pronta a riconvocare eventuale sciopero sul carico e scarico di armamenti e invita tutta la cittadinanza a restare in allerta e tenersi pronta a eventuale mobilitazione che partirà dal presidio/blocco permanente di Varco Albertazzi, in corso da questa mattina"
Di nuovo bloccati i varchi portuali: traffico a Sampierdarena

(Varco Albertazzi alle ore 7:30)
Questa mattina alle 8 sono circa 50 le persone che partecipano al presidio di fronte alla sede di Music for Peace, con copertoni e bancali di legno che vengono bruciati. Nel mentre varco Albertazzi ed Etiopia sono bloccati da altri presidi. In mattinata si sono registrati rallentamenti zona varco di Ponente, nella rotonda di San Giovanni d'Acri, unico varco da cui i mezzi pesanti possono accedere al porto, disagi anche in centro, soprattutto in piazza Corvetto.

(Varco Etiopia alle 8:30)
Domani lo sciopero generale indetto da Cgil e Usb
“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, "in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza", lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil "saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore. L'appuntamento è per le otto di domani mattina davanti al Terminal Traghetti.
"Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto - si legge sul sito di Usb -: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista. Difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli. Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele. L’Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra".
Il comunicato della Flotilla: “Intercettazione illegale”
“Le imbarcazioni della @globalsumudflotilla stanno subendo un’intercettazione illegale. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per confermare la sicurezza e la situazione di tutti i partecipanti a bordo”.
Quasi tutte le imbarcazioni della Global Flotilla sono state intercettate al momento. Una nave, la 'Mikeno', è entrata nelle acque territoriali di Gaza. Lo riportano vari media turchi, citando quanto affermato da rappresentanti della Flotilla, mentre anche il tracker del sito dell'organizzazione mostra la 'Mikeno' all'interno delle acque territoriali a largo della costa di Gaza. Intorno alle 10 sono stati perduti i contatti radio con l'imbarcazione.
Tajani: "Rimpatrio con 2 voli per Londra e Madrid"
Il governo israeliano intende rimpatriare tutte le persone a bordo della Global Sumud Flotilla "con un unico provvedimento di espulsione coatta" a bordo di "due voli charter, lunedì 6 e martedì 7 ottobre, in due distinte capitali europee". Lo ha riferito alla Camera il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, spiegando che le autorita' israeliane "hanno chiesto Londra e Madrid perche' sede del direttivo della Flotilla". Quindi non ci sarà un volo specifico per l'Italia, ha spiegato Tajani. "Stiamo vedendo", ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio, dando a intendere che sono in corso tentativi in questa direzione.
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