Cronaca

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Il motivo dello sciopero è il mancato rispetto del contratto nazionale
3 minuti e 40 secondi di lettura
di Redazione

I dipendenti dell' Adsp del Mar Ligure occidentale in sciopero per tutta la giornata di oggi, dopo il presidio iniziato questa mattina stanno occupando Palazzo San Giorgio.

Il motivo dello sciopero è il mancato rispetto del contratto nazionale

Il motivo dello sciopero è il mancato rispetto del contratto nazionale, legato al trasferimento senza preavviso di un funzionario della sede di Genova a quella di Savona. Ma si accompagna a rapporti difficili tra i lavoratori e i vertici dell' ente, spiegano i rappresentanti sindacali che denunciano un clima difficile di tensione che si protrae ormai da anni nella struttura che arriva da due anni di commissariamento e che non è cambiato con l' arrivo del nuovo presidente.

I lavoratori a Palazzo San Giorgio sono collegati in video con le altre Adsp italiane

"Stiamo manifestando per il mancato rispetto del contratto nazionale in tanti riteniamo che sia stato violato l' articolo 55 in merito a un trasferimento senza preavviso - spiegano le rsa - ma ci sono anche altri elementi: il livello dei rapporti fra noi sindacati e amministrazione non sono più quelli di un tempo, quando l' ente era più collaborativo".

I lavoratori a Palazzo San Giorgio sono collegati in video con le altre Adsp italiane che dalle 11 alle 13 avevano indetto assemblea in solidarietà con i colleghi genovesi.

La risposta di Autorità Portuale

"Nella giornata di lunedì 15 settembre, il Segretario Generale e il Direttore del Personale hanno incontrato le Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti, unitamente alla RSA dell’Ente, con l’obiettivo di favorire un confronto in merito allo sciopero proclamato per martedì 16 settembre e alle motivazioni che lo hanno determinato.

In un’ottica di piena disponibilità al dialogo, il Segretario Generale ha proposto di rinviare al 15  ottobre l’entrata in vigore dell’Ordine di Servizio che – per ragioni esclusivamente di carattere organizzativo – ha previsto lo spostamento di un dipendente presso la sede di Savona. Contestualmente è stata avanzata la proposta di istituire un tavolo di lavoro che, riconoscendo con senso di responsabilità il disagio manifestato da alcuni dipendenti in conseguenza di tale provvedimento, peraltro in linea con numerosi precedenti del tutto analoghi occorsi negli anni, possa definire in modo condiviso le modalità procedurali da adottare per eventuali futuri trasferimenti.

Il Segretario Generale ha inoltre espresso la disponibilità a proseguire con immediatezza le trattative per il rinnovo della contrattazione di secondo livello, pur non avendo l’Adsp ricevuto da parte sindacale la piattaforma rivendicativa richiesta nel giugno scorso, nonché a programmare incontri e riunioni con le rappresentanze sindacali sui principali temi riguardanti l’organizzazione interna dell’Ente e sulle tematiche più volte sollevate nel corso degli ultimi anni.

Nonostante tali aperture, si è dovuto registrare un atteggiamento di totale chiusura da parte sindacale, culminato con l’abbandono del tavolo da parte dei una delle delegazioni sindacali presenti, la delegazione Filt-Cgil di Genova, proprio in un momento in cui il confronto sembrava poter trovare uno sbocco positivo.

L’Ente esprime rammarico per l’esito dell’incontro, ma respinge con fermezza ricostruzioni non rispondenti al vero. Va infatti sottolineato come la volontà di confronto non sia mai mancata, come dimostrato dai numerosi incontri svolti, e come non sia mai stata presa in considerazione alcuna ipotesi di alterare o disattendere il quadro contrattuale nazionale di riferimento.

Si conferma, per altro, che le strutture sono pienamente operative anche nei loro vertici sia nella sede di Savona che in quelle di Genova, altresì che il  Direttore di scalo di Savona, utilizzando la possibilità di proroga del pensionamento prevista dalle normative, è stato confermato nel suo ruolo tra i primi atti dell'allora commissario Paroli,  assicurando quindi la continuità delle decisioni e di ogni attività utili al miglior funzionamento dell’Ente.

L’Amministrazione, che in questi anni ha sempre riconosciuto e sostenuto l’impegno dei propri dipendenti, auspica, tuttavia, che tale situazione non venga ulteriormente strumentalizzata, anche al di là della volontà delle parti coinvolte, per influenzare la nuova governance dell’Ente e le decisioni strategiche di rilievo per l’intero sistema portuale che essa sarà chiamata ad assumere.

Resta ferma la determinazione dell’Ente a tutelare e ad ascoltare i propri dipendenti, assicurando al tempo stesso l’efficienza, la stabilità e la continuità operativa indispensabili al buon funzionamento dei porti, infrastrutture strategiche per il territorio e per l’intero Paese".

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