Alcuni agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere della Spezia sono rimasti feriti nel tentativo di sedare una colluttazione tra due detenuti. Uno di loro è stato trasferito in ospedale per le cure del caso. La notizia è stata resa nota da Fabio Pagani, segretario della Uilpa Penitenziaria.
Contemporaneamente, un detenuto italiano rientrato da un permesso è stato trovato in possesso di alcuni grammi di droga. Sottoposto a controlli medici presso il Pronto soccorso, le radiografie hanno rivelato la presenza di ovuli di sostanza stupefacente all'interno del suo intestino.
Per la Uilpa il carcere è al collasso
Pagani ha colto l'occasione per denunciare la situazione critica della struttura: "Alla Spezia occorre un cambio di gestione immediato. Il carcere, appena ristrutturato e ampliato, ha accolto 70 detenuti in meno di un mese, superando di molto la capienza regolamentare di 151 posti. Attualmente si contano 190 detenuti affidati a 118 agenti, quando ne servirebbero almeno 140". Il segretario evidenzia inoltre che "le carceri non rispondono più al mandato previsto dall'ordinamento. Risse, violenze, stupri, traffici illeciti e suicidi - ben 60 tra detenuti e 3 tra operatori dall'inizio dell'anno - mettono in seria discussione i presupposti giuridici del loro mantenimento". Per Pagani, è urgente adottare misure per ridurre la densità detentiva, rafforzare gli organici della polizia penitenziaria, ristrutturare gli edifici, potenziare le tecnologie e le dotazioni, garantire assistenza sanitaria e psichiatrica, e avviare riforme strutturali del sistema penitenziario.
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