
È stato ritrovato dai vigili del fuoco il 41enne escursionista di cui si erano perse le tracce venerdì scorso a Castelbianco. Il corpo è stato localizzato dai droni a termoscanner in un dirupo. Sarà il medico legale a stabilire il decesso ma le operazioni di recupero saranno molto difficili per la zona impervia e boschiva.
Circa 60 volontari delle associazioni della provincia avevano battuto i sentieri e le aree più impervie sopra l’abitato, sotto il coordinamento dei vigili del fuoco. Grazie all’impiego di strumenti topografici applicati al soccorso era stato possibile restringere progressivamente la zona di ricerca, concentrandovi la maggior parte delle risorse.
I vigili del fuoco hanno operato tramite l’Unità di Comando Locale (UCL), una squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale), tre unità cinofile, un nucleo SAPR (droni) e due topografi.
Al loro fianco hanno preso parte il Soccorso Alpino, i soccorritori SMTS (Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali) della Croce Rossa Italiana, la Guardia di Finanza con un elicottero per controllare dall’alto una ventina di punti critici, e diverse squadre di Protezione civile con unità a piedi e due unità cinofile.
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