
Nel pomeriggio di venerdì il presidente di Regione Liguria Marco Bucci è stato ascoltato come persone informata sui fatti dalla Guardia di Finanza sul caso della fusione della municipalizzata dei trasporti di Genova Amt (l'Azienda municipalizzata dei trasporti) e quella del trasporto provinciale genovese Atp.
Poco più di due mesi dopo l'avviso di chiusura delle indagini preliminari la pubblico ministero Patrizia Petruzziello ha ascoltato l'attuale presidente di Regione che, ai tempi della fusione, era primo cittadino della città di Genova. I colloqui sono finiti verso le 18, bocche cucite dalla Procura e dal Nom, il Nucelo operativo metropolitano che si è occupato dell'inchiesta, guidato dal comandante Giuseppe Di Tullio.
L'ipotesi è che gli indagati possano aver fatto il nome del presidente di Regione e che la pm volesse chiarire alcuni passaggi della fusione, avvenuta durante il suo secondo mandato. Escluso categoricamente che il governatore sia stato chiamato per parlare delle indagini in corso che vedono al centro di una nuova inchiesta l'ex assessore alla sicurezza Sergio Gambino.
L'indagine
Secondo gli investigatori, i dieci "con artifici, inducendo in errore l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e indirettamente anche il ministero dell'Economia e delle Finanze, conseguivano indebitamente finanziamenti per complessivi 4.489.600 euro". In particolare, per l'accusa, gli indagati avrebbero "omesso di comunicare alla stessa Agcm in maniera completa ed esaustiva l'effettiva e reale destinazione delle somme da impiegare per il deliberando aumento di capitale di Atp Esercizio, ovvero indicando falsamente per mezzo di un business plan la motivazione analitica degli obiettivi di investimento". Così, sostiene l'accusa, si "permetteva ad Amt, autorizzata dal Comune di Genova e dagli altri soci pubblici, di versare anticipatamente ad Atp, in conto futuro aumento di capitale, l'importo di due milioni, consentendo ad Atp di avere a disposizione una provvista finanziaria per estinguere i debiti pregressi".
L'inchiesta era nata dall'esposto presentato da Autoguidovie Spa, società privata lombarda di trasporti dentro Atp e da sempre contraria alla fusione con Amt. Autoguidovie aveva denunciato di essere stata truffata dall'operazione ideata dalla Città metropolitana di Genova, nei confronti della quale aveva sempre manifestato la propria contrarietà.
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IL COMMENTO
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