Continua la caccia alle detenute evase a Pontedecimo: perquisita la cella

È ancora caccia alle due detenute evase dal carcere di Pontedecimo, a Genova cinque giorni fa. Al lavoro gli agenti della polizia penitenziaria, i carabinieri e i poliziotti, che stanno cercando di rintracciare le due donne. Si tratta di una donna croata di 39 anni e di una italiana di 27, uscite il nove giugno dal penitenziario femminile per frequentare un corso di cucina, un primo step per l'immissione nel mondo del lavoro. 

Le due erano uscite per un corso di cucina: indagini in corso per rintracciarle 

Le due erano compagne di cella. Ancora non è chiaro se l'evasione fosse programmata o no, per questo le indagini del Nir (Nucleo Investigativo Regionale) vertono ora sulle telefonate effettuate dalle due negli ultimi giorni in carcere. Ieri è stata perquisita dagli agenti la camera della sezione dove erano detenute le due donne. Le donne dovevano scontare la pena per reati contro il patrimonio, rispettivamente nel 2031 e nel 2028.

L'appello della polizia penitenziaria: "Non fermiamo investimenti sul lavoro esterno"

"L’evasione delle due detenute non deve scoraggiare l’amministrazione penitenziaria e l’intero sistema a investire su misure alternative come il lavoro all’esterno in Art. 21". Così il Segretario Regionale della UILPA Penitenziari Fabio Pagani -. "A Genova Pontedecimo sono 140 i detenuti (70 donne e 70 uomini), mentre sono 16 i detenuti in Art. 21, di cui 12 donne e 4 uomini". La struttura si stava preparando un intero reparto femminile dedicato al lavoro esterno, un progetto ora bloccato dopo l'episodio.

Escono dal carcere per lavorare e non fanno ritorno, evase due detenute - leggi qui

"Questa evasione non deve scoraggiare il sistema penitenziario - conclude Pagani -, anche se da tempo denunciamo le gravi criticità nel sistema - commenta il Segretario, che aggiunge: ma è evidente che serve un'inversione di rotta a partire dalle assegnazioni di agenti di Polizia penitenziaria, sempre più sguarniti nelle carceri e alla necessità di deflazionare la densità detentiva, da subito, tendendo all’omogenizzazione del sovraffollamento".

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