Cronaca

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I legali della moglie e figli del manager e quelli del ragazzo avevano trovato nelle scorse settimane un accordo sulla cifra per il risarcimento
1 minuto e 43 secondi di lettura
di Redazione

Ancora un rinvio dell'udienza preliminare per la morte del manager musicale Vincenzo Spera, travolto e ucciso da un ragazzo di 18 anni a bordo di uno scooter due anni fa nel quartiere Castelletto a Genova. Questa volta a determinare lo slittamento è stata la decisione della Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici, di non "sottoscrivere" il risarcimento alla famiglia di Spera.

La giudice Carla Pastorini non ha potuto fare altro che verbalizzare il passo indietro della Concessionaria

I legali della moglie e figli del manager (gli avvocati Cesare e Francesca Manzitti) e quelli del ragazzo (avvocati Nicola Scodnik e Carlo Contu) avevano trovato nelle scorse settimane un accordo sulla cifra per il risarcimento ottenendo l'ok anche da Reale Mutua, l'assicurazione incaricata dalla Consap. All'udienza di oggi, la giudice Carla Pastorini non ha potuto fare altro che verbalizzare il passo indietro della Concessionaria e rinviare al 12 giugno. Per quella data si potrebbe trovare un nuovo accordo. In ogni caso il ragazzo, per quella data, chiederà un rito alternativo: il patteggiamento o l'abbreviato.

Lo studente quella sera stava andando all'allenamento di calcio sullo scooter

Lo studente quella sera stava andando all'allenamento di calcio sullo scooter. A causa della scarsa visibilità per la pioggia non aveva visto Spera attraversare in corso Magenta. Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello aveva fatto fare una perizia all'ingegnere Marco Sartini. Dalla consulenza tecnica era emerso che lo scooter su cui viaggiava il ragazzo "andava a una velocità adeguata". L'esperto aveva anche valutato la presenza di buche sull'asfalto e di un albero che poteva intralciare la visuale. Ma anche questi elementi sarebbero stati esclusi come possibili concause dell'incidente. Spera venne soccorso dal personale del 118, con l'automedica, e portato all'ospedale San Martino. Le sue condizioni erano apparse subito drammatiche ed era morto nella notte. Lo studente aveva preso la moto del papà che però non era in regola con l'assicurazione per un errore nell'inserimento della data di inizio della polizza.

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