
Una rosa rossa legata con uno spago all'anonima stele che ricorda le vittime della Torre Piloti, una stele ormai stinta dove è quasi impossibile decifrare e leggere i nomi delle nove vittime.
In questa immagine c'è tanto di quanto è accaduto nei dodici anni trascorsi dal 7 maggio 2013, giorno del crollo della Torre Piloti del porto di Genova a causa di un'avaria e delle manovre errate della nave Jolly Nero.
Alle 23.05 le suoneranno le sirene del porto
Tanti hanno dimenticato, non i colleghi e i familiari delle vittime, alcuni dei quali saranno alla commemorazione prevista per la sera a Molo Giano. Alle 23.05, l'ora del crollo, le sirene del porto suoneranno ancora tutte insieme. Come un urlo di dolore. Straziante.
La nuova torre pronta ma ancora vuota
Lo stesso dolore che avvertono i militari della Capitaneria di Porto, molti di loro non vorrebbero lavorare nella nuova Torre inaugurata da un anno davanti alla Fiera del Mare dai politici e ancora desolatamente vuota.
I superstiti ancora traumatizzati
Troppo forte ancora il trauma per quanto accaduto nel 2013 dai sopravvissuti. Ci sono lavoratori che ogni sette maggio spariscono, per non rivivere quell'incubo. Nessuno ha mai chiesto ai lavoratori se volevano una nuova torre: gli è stato solo comunicato che un giorno o l'altro si dovranno trasferire lì. In un'altra postazione di lavoro affacciata sul vuoto.
Per controllare il porto non serve una torre
Un trauma che nessuno vuole rivivere perché oggi per controllare il traffico del porto con i nuovi sistemi di monitoraggio non c'è bisogno di stare lassù. Non solo: le navi più imponenti e a rischio entrano a Multedo e a Pra'. Non all'imboccatura della Foce.
La nuova torre, dicono dal porto, se proprio doveva essere costruita, come per rivalsa, come una bandiera da esibire, doveva nascere lì, magari sulle pendici degli Erzelli da dove si gode una vista su tutto il porto.
Il dolore dell'ex comandante Angrisano
Felicio Angrisano, comandante della Capitaneria nel giorno della tragedia, non ha dimenticato i suoi ragazzi morti sul lavoro, lui, indagato e condannato e poi assolto nel processo bis sull'ubicazione della Torre, fa sapere che ha un solo desiderio: "Cambiare il nome della via del porto dedicata alle "Vittime della Torre", "a uccidere i mie ragazzi non è stata la Torre ma la Jolly Nero".
13° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
-
Franco Manzitti
Sabato 15 Novembre 2025
leggi tutti i commenti“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi
Il nuovo Palasport, il vecchio stadio e l'invidia per Torino