
La gente di Cornigliano in piazza per difendere il proprio quartiere: oggi quasi un centinaio di persone della zona, perlopiù famiglie, tante donne, sono scese in strada con cartelloni e fischietti per un presidio e un corteo lungo la strada per chiedere più rispetto per Cornigliano.
Ad organizzare la manifestazione lo storico movimento delle Donne di Cornigliano che hanno poi ricevuto l'appoggio degli ambientalisti del Circolo Nuova Ecologia, de La Rete Genovese, La Rete Liguria e del Coordinamento comitati del Ponente.
Una strada appena rifatta ma piena di criticità
Punto cruciale della protesta il rifacimento di via Cornigliano, per gli amministratori di Tursi un fiore all'occhiello riprova dell'attenzione alle periferie, per gli abitanti l'esatto contrario. Lo dice quasi urlando dalla rabbia Crocifissa Capizzi, una delle Donne di Cornigliano, che più di tutti negli anni passati si sono battute per chiusura della parte a caldo delle Acciaierie per tutelare la salute degli abitanti.
Tanti lavori da fare per rimediare
"Il cantiere per rifare via Cornigliano a tre anni dall'inaugurazione in pompa magna di fatto non è ancora concluso visto che si sta cercando di porre rimedio alle tanti lavori non svolti in modo adeguato".
La qualità dei dossi che impongono i veicoli a rallentare, le rotatorie solo disegnate per terra, e poi le mattonelle ballerine del "marciapiede alla francese" che avrebbero provocato la caduta di molti pedoni.
In piazza ancora le Donne di Cornigliano
"Questi lavori effettuati da Società per Cornigliano nonostante i 18 milioni spesi dal Comune sono di scarsa qualità - denuncia Capizzi, che fa parte del gruppo di cittadini che grazie all'accordo di programma ha il diritto di monitorare lo stato dei lavori - per questo siamo in strada, per chiedere rispetto per un quartiere che non ha smesso di soffrire, ma, sia ben chiaro - chiarisce la storica manifestante - non ha smesso neppure di lottare".
"Basta promesse e lavori scadenti"
Durante la manifestazione molti gli slogan all'insegna del "basta opere faraoniche mai finite - come è stato scritto nel volantino che annunciava la protesta -, basta danni all'ambiente, basta servitù che impoveriscono le delegazioni, basta lavori scadenti e rifatti, basta promesse non mantenute. Tutti insieme con voci potenti da tutta la città e regione chiediamo rispetto per il nostro territorio".
Fra le critiche anche l'allestimento del cantiere e il posizionamento di una grande cabina di trasformazione in relazione al progetto dei quattro assi di forza, con la chiusura al traffico via Bertolotti per realizzare i lavori che prevederanno la sottostazione elettrica destinata ad alimentare i cavi aerei per i filobus.
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IL COMMENTO
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