
Nel processo di Sharmin Sultana è stato il giorno della deposizione del marito accusato di aver fatto passare il femminicidio per un suicidio. "Abbiamo litigato dalle 19 alle 19.30. Lei mi ha dato un calcio e quando sono caduto le ho tirato i piedi. Lei è caduta e ha sbattuto la testa contro il Pata Puta (un blocco di pietra usato per macinare le spezie, ndr) ed è morta". Così Ahmed Mustak, 44 anni, ricostruisce quanto avvenuto il 6 marzo 2023 a Sestri Ponente, come riporta l'Ansa.
Dalla versione del suicidio a quella dell'incidente
L'uomo aveva poi cambiato versione nel 2024 dicendo che era stato un incidente. "Dopo che ha sbattuto la testa ha iniziato a perdere tanto sangue. Io ho pulito per venti minuti. Poi l'ho toccata e ho capito che non respirava più, aveva gli occhi aperti. Non ho chiamato i soccorsi perché ho avuto paura, nessuno mi avrebbe creduto". Mustak, difeso dall'avvocata Vittoria Garbarini, ha spiegato che uno dei figli ha visto la mamma a terra "ma li ho mandati in camera. Alle 21 non avevano ancora mangiato così, con il corpo di mia moglie a terra, ho preparato delle uova e il riso e l'ho portato ai bimbi in camera. Poi ho pulito di nuovo a terra". Poi la decisione, presa all'alba, di buttare il corpo della moglie dalla finestra dopo averlo trascinato con una sciarpa. Agli investigatori disse che si era uccisa ma anche grazie alle testimonianze dei figli emerse l'ipotesi dell'omicidio.
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