
La scoperta in Regione Antognano, ad Albenga, dove durante un sopralluogo sono state identificate quattro persone di nazionalità pakistana, regolari e in possesso di tutti i documenti e con un contratto di lavoro come braccianti agricoli con una cooperativa con sede in Toscana.
Accertamenti in corso contro gli insediamenti abusivi
Continuano gli accertamenti della Polizia Locale di Albenga sul tema del sovraffollamento abitativo e degli insediamenti abusivi. Queste attività, frutto di un monitoraggio attento del territorio e della conoscenza approfondita dello stesso, trovano fondamentale supporto dalle segnalazioni dei privati cittadini che, notando la presenza di molte persone in alloggi di piccole dimensioni, con grande senso civico contattano gli agenti del Comando di via Bologna.
Il proprietario non aveva fornito i documenti necessari
Dalle verifiche e dagli accertamenti effettuati è emerso che il proprietario dell’alloggio in cui vivevano non aveva presentato la dichiarazione di ospitalità, documento necessario per ospitare cittadini extracomunitari, che deve essere fornito obbligatoriamente alle Autorità Locali di Pubblica Sicurezza entro 48 ore dall’arrivo del cittadino straniero, ed è solitamente richiesto per il rilascio, il rinnovo o la conversione del permesso di soggiorno. Da ulteriori riscontri, pare che il proprietario abbia affittato l’immobile accatastato come magazzino e che l’affittuario lo abbia successivamente adibito a vera e propria abitazione ospitando altre persone.
Dormitori di fortuna in via Al Molino
Nella giornata di venerdì 31 gennaio, l'attività di verifica e controllo su dormitori abusivi e di fortuna è continuata in via Al Molino (argine destro del fiume Centa), dove alcuni cittadini avevano segnalato dormitori di fortuna. Sul posto sono stati identificati due cittadini extracomunitari trentanovenni, in Italia senza fissa dimora e privi di documenti regolari. Da un rapido controllo della zona segnalata come dormitorio sono stati rinvenute sostanze stupefacenti e 820 euro in contanti, frutto dell'attività di spaccio da parte di D.A., di origine marocchina. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, l’uomo è stato tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
IL COMMENTO
Moschee in Liguria, sì o no?
Caro Franco pensiamo noi a Colombo e a Taviani