
Doppietta a gamba tesa del presidente Ato idrico Claudio Scajola sulla spinosa questione del consorzio idrico di Cipressa-Costarainera che, secondo lo stesso, deve essere gestito da Rivieracqua, la partecipata che gestisce l'acquedotto della provincia di Imperia e parte di quella di Savona.
Ieri sono scaduti i termini della diffida firmata da Scajola dove vi era scritto che il consorzio doveva, entro 48 ore, cedere a Rivieracqua rete, personale, impianti e gestione ma, come riportato anche dalla nostra testata, all'arrivo del personale della partecipata i cancelli erano, e, lo sono tuttora, blindati.
Immediata la reazione del presidente Ato. "Non è una lotta, trattasi semplicemente di rispetto della legge. Il consorzio ha la concessione scaduta dal 2010 ed è evidente il mio rimpegno a far rispettare le normative. Non voglio dilungarmi ma sono convinto che non si possa mischiare una pretesa di credito con la sicurezza dell'acqua, che deve essere erogata da chi ha il titolo per farlo".
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