GENOVA - Prende sempre più piede l'ipotesi di patteggiamento per l'ex presidente dell'autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, arrestato il 7 maggio nell'inchiesta che ha coinvolto anche Giovanni Toti e l'imprenditore Aldo Spinelli. I legali di Signorini, gli avvocati Enrico e Mario Scopesi, hanno avviato i primi contatti con la procura per concordare una pena.
Intanto l'ex amministratore delegato di Iren sta scrivendo un memoriale nel quale spiega tutte le attività fatte per lo sviluppo del porto di Genova durante la sua presidenza. Se procura e legali si mettessero d'accordo su una pena intorno ai quattro anni, e visto che è ancora ai domiciliari, Signorini potrebbe chiedere l'affidamento ai servizi sociali ed evitare di tornare in carcere.
Con il patteggiamento l'ex manager pubblico diventerebbe teste assistito nel processo immediato che inizierà a novembre a carico di Toti e Spinelli. Questo significherebbe che non potrà avvalersi della facoltà di non rispondere una volta chiamato a testimoniare. La decisione sul rito alternativo dovrà essere presa entro il 15 settembre.
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