GENOVA - Non accetta la fine della storia con la sua ex, minorenne, e dopo averla perseguitata le piazza tre molotov sotto casa con la complicità di due amici. In manette è finita una ragazza di 23 anni e un giovane di 21. Un terzo, 25 anni, è stato denunciato. Le accuse, a vario titolo, sono di stalking aggravato e detenzione e porto di armi, fabbricazione di armi e tentato incendio.
L'arresto è avvenuto la sera tra giovedì e venerdì ma le persecuzioni sono iniziate già nelle scorse settimane, dopo che la minorenne, 17 anni appena compiuti, decide di lasciare la fidanzata. La donna non ha accettato la fine della storia e ha iniziato a mandarle messaggi, a chiamarla, a farsi trovare sotto casa. L'escalation di violenza è iniziata però martedì sera quando l'ormai ex fidanzata le mette uno striscione nell'androne per dirle che la ama ancora, poi inizia a suonare al campanello e a urlare il nome della ragazzina. A quel punto è scesa la madre della minorenne che le dice di andare via. Ma la donna invece di andarsene, ha lanciato uno pneumatico dentro un giardino del palazzo.
A quel punto la madre le ha urlato di nuovo di andarsene e che "è stata già denunciata". La notte dopo, la ex è tornata sotto casa e ha lanciato alcune bottiglie di vetro con dentro calzini imbevuti di benzina bruciando una pianta in vaso. Prima dell'arrivo dei carabinieri la donna è scappata ma la sera dopo è tornata con un amico, hanno cosparso il portone con la benzina e collocato tre bottiglie di plastica con dentro i calzini. Una vicina però se ne è accorta e ha chiamato le forze dell'ordine. I militari li hanno trovati poco distante dalla casa della ragazzina e li hanno arrestati (i due sono difesi dagli avvocati Elisabetta Gaibisso e Nunzia Iannini). Il pm Arianna Ciavattini ha chiesto la convalida dell'arresto.
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