GENOVA -Due diportisti, il marinaio e il comandante, soccorsi a bordo di una barca a vela di 20 metri in avaria che imbarcava acqua a 12 miglia dalla costa del ponente di Genova, ossia a circa 25 km: l'intervento di soccorso è stato effettuato dai militari della Capitaneria di Porto e dai vigili del fuoco del distaccamento di calata Gadda.
All'operazione hanno contribuito anche gli ormeggiatori del porto impegnati nel rimorchio della barca.
E' successo dopo le 18 quando è stato lanciato l'Sos. A raggiungere i due diportisti nel mare davanti a Pegli sono stati i militari della Capitaneria di Porto che li hanno tratti in salvo, anche se piuttosto provati delle ore passate in mare in balia delle onde e la paura che la barca potesse affondare, nessuno dei due però ha avuto bisogno delle cure dei medici del 118.
Gli uomini della guardia costiere con l'aiuto del nucleo sommozzatori dei pompieri di calata Gadda hanno avviato l'operazione di recupero della barca a vela, operazione molto delicata e resa difficile dal fatto che l'imbarcazione ha imbarcato molta acqua.
L'intervento di recupero della barca (nella foto dei vigili del fuoco) alle 23.40 non era ancora concluso: l'imbarcazione sarà portata ai cantieri Amico, all'imbocco del porto di levante.
Da chiarire le cause dell'avaria, ci sono molte circostanze non chiare, di certo due fattori hanno contribuito a costringere i due diportisti a lanciare l'sos al 1530 della Capitaneria: il motore in avaria e l'assenza di vento che a tanta distanza dalla costa non avrebbe permesso all'imbarcazione di rientrare utilizzando le vele. Per ora non si sa come mai la barca ha imbarcato tanto acqua visto che il mare è calmo, fra le ipotesi un danno allo scafo o una manovra errata: per capire cosa è successo a bordo la Capitaneria di Porto ha avviato ulteriori accertamenti.
IL COMMENTO
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