GENOVA - "E' giusto così, io sono sempre stato tranquillo, ma ringrazio la corte dei giudici che ha deciso, questo bisogna riconoscerlo, perchè ci hanno accusato? Chiedete alla polizia, a una polizia perché è successo tutto questo".
Felice ma con moderazione Massimo Leopizzi (in alto al centro), il presunto capo dei tifosi genoani che rischiava otto anni di galera per estorsioni al Genoa e invece come tutti gli altri 14 imputati è stato assolto dai giudici. L'accusa aveva chiesto in tutto 33 anni di galera ritenendo gli ultrà colpevoli di estorsioni al Genoa in cambio della pace del tifo.
Visibilmente sollevato per la sentenza anche Fabrizio Fileni, "Tombolone" (foto a destra in alto), altro storico ultrà, "è la fine di un castello di sabbia montato non so da chi, noi sapevamo di essere innocenti, il momento più brutto è stato quando ci siamo sentiti condannati dai tifosi come noi, dai genoani".
Tira un sospiro anche Artur Marashi (nelle foto a sinistra in basso con il suo avvocato e in alto mentre abbraccia un altro ultrà), finito nell'inchiesta in quanto titolare di un'agenzia di sicurezza che si occupava di steward e hostess, "il mio primo pensiero è andato a mia figlia e tutti gli amici che hanno creduto in me, non mi reputo un delinquente visto che ho sempre lavorato con le forze dell'ordine, noi abbiamo pagato lo scontro fra due forze di polizia, la mobile e la digos".
Sorride anche Davide Traverso ex presidente dell'Associazione Club Genoani, (in basso a destra) "un incubo durato quattro anni che non auguro a nessuno, abbiamo sempre agito per il bene del Genoa e questa è la dimostrazione che quello che dicevamo era la verità, ringrazio quelli che ci sono stati vicino, e forza Genoa".
Paolo Taccone, il bomba (in basso al centro), "giustizia è fatta, usciamo quello che eravamo, da uomini liberi, tre anni di diffide, firme, avvocati, denunce e poi alla fine non c'è stato niente di concreto, anche una parte di polizia deve farsi un esame di coscienza perché c'è gente che ha perso il lavoro, chi deve sottoporsi alle firme, se abbiamo fatto degli errori? Assolutamente no, non farei niente di diverso perché non abbiamo fatto niente, abbiamo fatto tutto solo per aiutare il Genoa, noi ci abbiamo rimesso la libertà e il Genoa adesso è lì perché noi abbiamo contribuito a mandare via Preziosi, tornare allo stadio? La voglia è tanta, ma questa vicenda lascia l'amaro in bocca perchè sul niente hanno montato una piramide, un grattacielo, violenze, mafia, era solo tifo, niente di più".
IL COMMENTO
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