Cronaca

Pena ridotta in appello da 12 anni a 11 anni e 3 mesi per l'insegnante di 55 anni accusato di violenza sessuale, adescamento di minore e cessione di stupefacente nei confronti di due allieve minorenni
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GENOVA - Pena ridotta in appello da 12 anni a 11 anni e 3 mesi per l'insegnante di 55 anni accusato di violenza sessuale, adescamento di minore e cessione di stupefacente nei confronti di due allieve minorenni.

Il docente di filosofia di un liceo del ponente genovese, è stato riconosciuto colpevole degli abusi su una sola alunna, mentre per la seconda è stato prosciolto per mancanza di querela. Secondo l'accusa, il professore avrebbe prima fatto bere e offerto droghe leggere alle due e poi ne avrebbe abusato.

Le indagini, coordinate dal pm Gabriella Dotto, erano partite dopo la denuncia della mamma di una delle ragazze (assistita dall'avvocato Vincenzo Lagomarsino) ai carabinieri. Le giovani, con problemi di fragilità, avevano conosciuto il docente allo sportello psicologico della scuola frequentato dalle due.

L'uomo, difeso dall'avvocato Matteo Mezzapesa, era anche finito agli arresti domiciliari e davanti al gip aveva ammesso di aver avuto rapporti con una studentessa, negando di averla indotta a consumare droga per abusarne mentre aveva negato qualunque tipo di approccio sessuale nei confronti dell'altra ragazza.

Un secondo docente, un professore di 70 anni in pensione, difeso dall'avvocato Stefano Savi, accusato di aver ceduto stupefacente a un minorenne durante una cena organizzata dal primo professore e condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi è stato invece assolto