Cronaca

Torna alla homepage
2 minuti e 18 secondi di lettura
di Aurora Bottino
Gli scontri andati in scena prima di Genoa-Inter
Sono toranti a casa i cinque ultras del Genoa arrestati per i violenti scontri con le forze dell'ordine avvenuti poco prima della partita contro l'Inter. Davanti al giudice per le indagini preliminari Giorgio Morando, nel carcere di Marassi, gli indagati hanno riconosciuto di aver partecipato agli episodi di guerriglia urbana andati in scena nel quartiere di Marassi, ma hanno cercato di ridimensionare il proprio ruolo. Alcuni hanno addirittura presentato le proprie scuse, dichiarandosi disponibili a risarcire i danni materiali causati. Il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per tutti, per il rischio di reiterazione del reato. I cinque Sono indagati per travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa in materia di manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato; sono difesi dagli avvocati Pietro Bogliolo, Sara Garaventa e Gabriella De Filippis. 

I disordini prima della partita

I disordini, che hanno paralizzato l'intero quartiere costringendo molti residenti a barricarsi in casa, hanno provocato la distruzione di due scooter e di un autocarro, colpiti da un fumogeno lanciato dai tifosi genoani. Il caos è esploso in via Monnet, dove circa 300 supporter rossoblù, tra cui un centinaio giunti direttamente da Napoli in solidarietà, hanno caricato i reparti di polizia nel tentativo di raggiungere il settore riservato agli ultras dell'Inter.

Tutti e cinque gli arrestati appartengono al gruppo organizzato "Marassi". Tra i più attivi spicca un 48enne, ripreso chiaramente dalle telecamere di videosorveglianza mentre, in prima fila, scaglia un cartello stradale contro i carabinieri e brandisce una cintura nella mano destra. Pochi istanti dopo, la stessa cintura viene usata per colpire gli agenti vicino al monumento dedicato a Vincenzo Spagnolo, in un nuovo tentativo di forzare il cordone per arrivare allo scontro diretto con i tifosi neroazzurri. 

Genoa-Inter, scontri tra tifosi davanti al Ferraris: il video

Del medesimo gruppo fanno parte anche i due gemelli 23enni, entrambi ai domiciliari. Nelle immagini delle telecamere i due, con il cappuccio calato sul viso, si lanciano contro le forze dell'ordine impugnando bastoni. Uno è stato inoltre filmato mentre, infastidito da un agente della digos che lo riprendeva in via Monnet, urla di cancellare il video e colpisce con uno schiaffo il poliziotto. L'altro è invece attribuito il rovesciamento di una campana del vetro in mezzo alla strada, ostacolo improvvisato da cui altri ultras hanno poi attinto bottiglie da lanciare contro gli agenti. In manette anche un 22enne, immortalato mentre, con una cintura arrotolata intorno alla mano come arma impropria, cerca ripetutamente lo scontro con polizia e carabinieri. Chiude l'elenco un 40enne, considerato uno dei leader del gruppo "Marassi". Nei filmati è riconoscibile tra le prime file dei 300 in via Monnet mentre lancia bottiglie di vetro contro gli agenti; poco dopo, armato di bastone, si allontana lungo via Canevari.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 14 Dicembre 2025

Genoa-Inter, scontri tra tifosi davanti al Ferraris: il video

https://www.youtube.com/embed/3TYs_6C0Qbw?si=UmGO7F99jhaImJ62 Poco prima delle 17 sono scoppiati scontri tra i tifosi del Genoa e dell'Inter davanti allo stadio di Marassi. I tafferugli sono iniziati prima della partita, con lanci di fumogeni e incendi. Alcuni mezzi parcheggiati, un camioncino e un