Cronaca

Dal bilancio del Tribunale amministrativo della Liguria emerge che molti papà e mamme non si rassegnano al verdetto degli scrutini
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GENOVA - Fra i tanti ricorsi per appalti nel settore dell'edilizia, piccoli o maxi, come il più importante d'Italia finanziato dal Pnrr, la costruzione della nuova Diga foranea del porto di Genova, al Tar della Liguria sorprende anche l'elevato numero di genitori che si rivolgono ai giudici dopo la bocciatura dei figli, come svela Daniela Anselmi (foto in alto), genovese vice presidente nazionale degli avvocati amministrativisti, che si è dice molto stupita dai tanti ricorsi presentati dalle mamme e dai papà degli studenti respinti.

Genitori iperprotettivi che non accettano i verdetti, ipotizza la legale, ma potrebbero anche lasciare trasparire una non adeguata comunicazione da parte degli istituti dopo le chiusure post covid

E' emerso a margine del bilancio di un anno di lavoro del Tribunale Amministrativo della Liguria presentato dal presidente Giuseppe Caruso (nella foto) che ha parlato di ancora tanti ricorsi per le concessioni balneari e il rischio per la criminalità organizzata calabrese, soprattutto nel ponente e nel Tigullio, come testimoniano le  interdittive antimafia.

Un Tar, quello ligure, che funziona bene. Per le urgenze riesce a dare risposte in quattro-cinque mesi e in generale i tempi di risposta si assestano in un anno e due mesi, in linea con quanto chiede l'Europa.
Tempi brevi nonostante la carenza di giudici e personale. Nel 2023 i giudici hanno preso 971 decisioni rispetto alle 1205 dell'anno precedente.

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