GENOVA -"I furti in casa sono in aumento del 20% in tre province della Liguria su quattro, l'unica eccezione è l'imperiese dove sono stabili forse a causa delle tante seconde case".
A lanciare l'allarme è Stefano Padovano (foto in alto), criminologo e docente universitario, che poi entra nei dettagli: "I furti avvengono soprattutto di domenica e di sabato, quando le case sono più spesso vuote. Naturalmente avvengono maggiormente nella stagione calda mentre gli autori dei furti sono nel 50% dei casi stranieri, per quanto riguarda la mappa non c'è nessuna zona esente: i furti avvengono in ogni quartiere di Genova". Detto questo è vero anche che una delle zone in cui avvengono di meno è il centro storico, forse a causa della conformazione architettonica dei palazzi. Detto questo è vero anche che una delle zone in cui avvengono meno furi in abitazione è il centro storico, forse a causa della conformazione architettonica dei palazzi.
Primocanale per capire il fenomeno dei furti nei giorni scorsi ha anche intervistato (vedi video allegato) un esperto "topo d'appartamento", un ex ladro ora ottantenne, che per ben quarant'anni ha svaligiato case anche se è da più di vent'anni non commette reati e vive svolgendo volontariato per una pubblica assistenza. Una lunga intervista che non faceva sconti all'ex ladro e che però ha suscitato molti commenti sui social.
Per fare capire cosa si prova a subire un furto poi abbiamo dato voce a Chico Milton Paladino (foto in basso), barista di Sottoripa abitante in via Balbi, che ha avuto la sgradevole sorpresa di rientrare in casa e scoprire che era stata appena svaligiata: "E' stata una brutta sensazione perché ti senti violentato, quando sono entrato in casa c'era tutto per terra, all'aria, i cassetti aperti, per fortuna quando sono entrati i ladri non c'era nessuno, ma solo il cane, che forse è stato picchiato, visto che lo abbiamo trovato mogio mogio...".
Chico ha ancora aggiunto: "I ladri si sono portati via tutto, anche i ricordi molto importanti come le fedi del matrimonio e gli anelli che ci eravamo scambisti per il fidanzamento, e questo mi spiace molto, io non ho mai dato importanza ai soldi, ai gioielli, ma ai ricordi sì".
Il barista poi svela anche altri particolari, come quello che forse, ovviamente senza accorgersene, potrebbe avere incrociato il ladro che stava uscendo dal palazzo dopo il furto: "Da un'immagine delle telecamere di un bar della zona quando io rientro in casa si vede un ragazzo con una giacca verde che stavo uscendo, uno sconosciuto, forse era lui". Ladri che sono stati agevolati da una leggerezza: "Noi avevamo l'abitudine di chiudere la porta senza dare il giro di chiave, forse per aprirla non è stato difficile. Dopo il furto in casa è venuta la polizia, anche la scientifica, che ha effettuato i rilievi, ci avevano detto che se avessero scoperto qualcosa avrebbero avvertito: ma non ci ha mai chiamato nessuno".
IL COMMENTO
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